L’unica sinagoga di Erevan, la capitale armena, è stata data alle fiamme ieri da anonimi appartenenti all’«Esercito segreto per la liberazione dell’Armenia». Il gruppo, che accusa lo stato ebraico di «fornire armi al regime criminale di Aliyev (presidente dell’Azerbaigian, nemico dell’Armenia nella contesa per il territorio del Nagorno-Karabakh, ndr)», ha anche minacciato le comunità ebraiche di Stati uniti ed Europa: «Se continueranno a sostenere Baku, continueremo a bruciare le loro sinagoghe in altri Paesi».