INTERNAZIONALE

Dallo Yemen missili Houthi su Eilat, neutralizzati da Tel Aviv

I MILIZIANI RIVENDICANO L’ATTACCO
SABATO ANGIERIisraele/yemen

Le milizie sciite yemenite degli Houthi hanno cercato di bombardare la città israeliana di Eilat, ma la contraerea di Tel Aviv ha neutralizzato l’attacco. Secondo quanto rivelato da fonti dell’esercito israeliano, infatti, il sistema anti-missilistico “Arrow” è entrato in funzione per intercettare dei missili lanciati dallo Yemen verso la lingua di terra che sfocia nel Golfo di Aqaba. Si tratterebbe della prima volta che tale sistema, messo a punto specificatamente per questo tipo di minacce aeree, entra in funzione.
In mattinata intorno a Eilat erano stati avvistati dei droni militari. Poco dopo, su Twitter i miliziani Houthi hanno pubblicato un messaggio con scritto semplicemente «sorpresa». Poco dopo l’attacco. Ma la Difesa israeliana era pronta e i missili sono stati fatti brillare prima di poter arrecare danni.
Non si tratta del primo tentativo di attacco dei ribelli yemeniti verso Israele dall’inizio dell’escalation militare a Gaza. Il 19 ottobre, diverse testate lanciate dalle postazioni degli Houthi sono state intercettate da una nave della marina militare statunitense poco a nord dello Yemen. Sembra che anche l’Arabia Saudita, che condanna i ribelli in quanto sodali dell’Iran, stia partecipando al monitoraggio dell’attività del gruppo. Del resto lo stesso territorio saudita è stato bersaglio degli attacchi partiti dal sud della penisola arabica e quindi Riyadh ha tutto l’interesse a condividere informazioni con gli Stati uniti. I quali dal Golfo di Aden al Mediterraneo dispongono di una rete capillare di basi e postazioni in grado di mappare con una bassissima probabilità di errore qualsiasi movimento.
S. ANG.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it