«Il Salone del Libro è una comunità che accoglie e include, un posto in cui nessuno è solo e nessuno è strano». Così ieri è intervenuta Annalena Benini, direttrice per il prossimo triennio dell’appuntamento torinese che tornerà negli spazi del Lingotto dal 9 al 13 maggio 2024 per la sua trentaseiesima edizione.
IL PIANO EDITORIALE, raccontato nelle linee guida durante la conferenza stampa al Teatro Gobetti, che nelle intenzioni e nella struttura somiglierà alla costruzione di un giornale, è stato presentato da Benini insieme a Silvio Viale, presidente dell’associazione «Torino, la Città del Libro», Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, e con i contributi di Alberto Cirio presidente della Regione Piemonte e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino.
La letteratura sarà ancora una volta al centro dell’evento, i lettori e le lettrici, i ragazzi e le ragazze, con un passo che si propone di essere un «ricominciare» nella preparazione di un incontro cruciale nel panorama culturale nazionale e internazionale e che avrà altresì al suo interno cambiamenti riguardanti il nuovo corso del Salone, nell’edizione precedente guidato da Nicola Lagioia. E se nei mesi scorsi molti erano stati i malumori legati alla nuova nomina, arrivata con ritardo rispetto ai tempi previsti, ancora una volta ieri sono state ribadite l’autonomia, la pluralità e l’indipendenza. «Raccolgo una grande eredità – ha detto Annalena Benini – un Salone così in salute che posso permettermi di pensare di percorrere delle strade nuove. Poi ci sono elementi di continuità, al centro di tutto c'è l’amore per i libri e per la letteratura».
AFFIANCATE alla programmazione generale, sono state presentate le sette sezioni che rispondono ad altrettanti temi rilevanti per il Salone. Quella dedicata all’editoria sarà affidata a Teresa Cremisi, presidente di Adelphi; la sezione che si occuperà dell’arte sarà invece curata dalla scrittrice Melania Mazzucco; quella del romanzo verrà seguita da Alessandro Piperno mentre la parte del romance alla scrittrice Erin Doom; ci sarà spazio anche per la leggerezza con una sezione coordinata dall’artista della comicità Luciana Littizzetto; si prosegue con la informazione che verrà curata da Francesco Costa, vicedirettore del Post; ancora la parte del cinema sarà seguita da Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore.
Annalena Benini ha sottolineato la presenza femminile del suo gruppo di lavoro dichiarando quanto sia abituata a lavorare con le donne: «è un esperimento che ho già fatto nel mio giornale e che ho cercato di portare qui. Mi trovo bene, c'è una grande armonia. Credo moltissimo nello sguardo femminile». Alle sette sezioni si unisce inoltre una redazione, coordinata dalla direttrice, formata da Paola Peduzzi, Igiaba Scego, Francesca Sforza e Tiziana Triana. Esperienze e professionalità diverse che si trovano anche nei profili dei collaboratori tecnici: Ilide Carmignani (che il 24 novembre curerà il convegno «Dall’italiano al mondo», sulla traduzione), Lorenzo Fazzini, Giusi Marchetta, Eros Miari, Andrea Falcone, Sara Speciani e Federico Vergari.
QUEST’ANNO la lingua ospite sarà il tedesco, che in Italia, dopo inglese e francese, è la terza lingua per numero di traduzioni (secondo i dati dell’Associazione italiana editori che verranno presentati alla Buchmesse di Francoforte, dal 18 al 22 ottobre). Il libro scelto invece per il progetto di lettura che il Salone condivide con le scuole di tutta Italia (arrivato alla quarta edizione) sarà quest’anno Cime tempestose di Emily Brontë. Domani e domenica avrà luogo a Torino, con oltre 100 appuntamenti, la manifestazione letteraria Portici di carta (ospiti tra gli e le altre: Benjamín Labatut e Felicia Kingsley). E nell’ambito delle iniziative in attesa della kermesse di maggio, è stata annunciata per il 17 ottobre la presentazione di Sogni e illusioni di libertà - La mia storia, il libro di Patrick Zaki (pubblicato nel nostro paese da La Nave di Teseo).