INTERNAZIONALE

Usa, lo sciopero del settore auto

MARINA CATUCCIUSA

A mezzanotte ora di New York nei maggiori stabilimenti automobilistici Usa potrebbe cominciare uno sciopero di migliaia di lavoratori sindacalizzati. Si parla di General Motors, Ford e Stellantis. La United Auto Workers (Uaw) sindacato che rappresenta quasi 150.000 lavoratori, chiede un aumento salariale del 36% in 4 anni, l’eliminazione delle fasce salariali e una settimana lavorativa di 4 giorni. GM, Ford e Stellantis (il gruppo nato da Fiat Chrysler e Psa), sostengono di non poterlo fare a causa del costo del passaggio all’ecologico che limita quanto possono offrire ai propri dipendenti, e che un aumento salariale farebbe salire i prezzi dei veicoli elettrici penalizzando i consumatori. Il sindacato, al contrario, sottolinea i grandi guadagni e i compensi record degli amministratori delegati di queste aziende. Per l’economia Usa uno sciopero di 10 giorni potrebbe costare 5 miliardi di dollari. Lo sciopero età stato annunciato 3 settimane fa con un gesto teatrale, trasmesso in livestream su Facebook. Shawn Fain, nuovo e combattivo leader della Uaw, durante la diretta ha strappato l’offerta di rinnovo contrattuale di Stellantis, e l’ha gettata nella spazzatura, «dov’è il suo posto».
(m. cat.)

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