Se la scena pop «ex indie» attuale della musica italiana si caratterizza per una preoccupante omologazione di suoni (e testi...), tutt’altra aria si respira dalle parti di Venerus, al secondo disco dopo il debutto (vincente) di Magica musica. Talentuoso ed eclettico sceglie innanzitutto di fare un disco «suonato» dalla prima all’ultima nota, nove canzoni che seguono un fil rouge che è la vita stessa. E l’ispirazione arriva da luoghi e situazioni imprecisate: il rumore di un treno che arriva dalla finestra, i passi, le risate. Suoni retrò, un po’ di Battisti che non guasta mai, Il segreto è una bella sorpresa. Leggera certo, ma al contempo rigorosa.