CULTURA

L’insediamento nuragico in un libro

REDAZIONEitalia/oristano

L’antico insediamento di Mont’e Prama fu individuato da contadini nel 1970. Indagini archeologiche condotte tra il 1975 e il 2022 hanno rivelato una strada funeraria e un filare di tombe a pozzetto con inumazioni di maschi giovani in posizione rannicchiata. Alle sepolture, coperte da un lastrone e databili al IX secolo a.C., erano connesse 42 statue «colossali» di guerrieri, arcieri, inermi e sacerdoti -militari, 43 modelli di nuraghe e 22 betili (rappresentazioni divine non figurate). Ad occidente del complesso funerario si sviluppano edifici cerimoniali e, forse, cultuali. A questa scoperta è dedicato un nuovo contributo scientifico e divulgativo, «I giganti di Mont’e Prama, Cabras -Oristano» (C. Delfino Editore, pp. 304, 287 illustrazioni a colori e b/n, euro 40), dello studioso dell’Università di Sassari R. Zucca – coautore degli scavi nel celebre sito sardo nel 1979, 2014 e 2017 – e del direttore dei musei di Villanovaforru e Santadi G. Paglietti. Chi sono i defunti di Mont’e Prama? Analisi bioarcheologiche a cura di S. Rubino e V. Mazzarello indicano una morte traumatica, eternata dalle statue di guerrieri e di giovani iniziati al mestiere delle armi. Il libro suggerisce un evento bellico protostorico alla base del singolare monumento.

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