Ancora un’aggressione delle organizzazioni di estrema destra ai danni degli studenti di sinistra. Questa volta è successo al Liceo Augusto di Roma, dove lo scorso 19 maggio uno dei rappresentanti di istituto è stato malmenato e minacciato «da due militanti di Blocco Studentesco», denuncia il collettivo della scuola. «Sono stato fermato da uno schiaffo potente in faccia mentre stavo entrando a scuola - racconta il diciassettenne aggredito - hanno detto che sarebbero tornati».
L’Augusto era considerato il “liceo fascista” della Capitale ma da tempo non è più così e da anni le liste di studenti di estrema destra non riescono a prendere seggi nelle cariche collegiali. Da qualche tempo sono cominciate una serie di azioni di disturbo da parte dei neofascisti, dalla vandalizzazione del murale con i volti di Pasolini e Berlinguer alla scritta «Augusto fascista» in palestra, dall’irruzione durante l’occupazione, fino all’aggressione di venerdì scorso. «La matrice è politica», spiega Giovanni, 16 anni, mentre altri compagni sottolineano la presenza massiccia delle organizzazioni di estrema destra nel territorio del 7 Municipio, dove ha sede il Liceo. La preside dell’Augusto ha tempestivamente condannato l’accaduto: «Il 19 maggio un nostro studente è stato minacciato e schiaffeggiato prima di entrare a scuola - si legge nella missiva della dirigente - . La comunità scolastica condanna il gesto violento e offensivo ed esprime vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia. Invito con forza a rinnovare il comune impegno nella diffusione dei valori del rispetto, del dialogo e della solidarietà che costituiscono l’antidoto alla prepotenza e alla sopraffazione».
La sua lettera ha però suscitato delusione tra gli studenti. «Non cita i motivi, dimenticando che la gravità di questo atto è proprio la matrice squadrista», dicono dal collettivo dell’Augusto. «Il fatto è avvenuto come risposta alla riqualificazione dei muri scolastici che gli studenti del collettivo avevano fatto il 6 maggio nell’ambito dell'iniziativa Roma Cura Roma, in cui si era effettuata la pulizia del muro coprendo scritte e manifesti tra cui alcuni di richiamo nazifascista», spiegano. «Non è la prima volta che avvengono questi episodi nella nostra città e nel paese. Il clima di pressione e violenza neofascista presente è figlio di una cultura revisionista che nega i valori democratici e antifascisti». La Rete degli Studenti Medi in un comunicato invita gli altri istituti di Roma alla mobilitazione: «Presidio antifascista in ogni scuola». «È necessaria una risposta netta dalle istituzioni, non è possibile lasciare che la violenza sostituisca il dibattito».