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La terra di Canaan oggi

I bambini ci parlano
GIUSEPPE CALICETIITALIA

Oggi abbiamo parlato di cosa c’è oggi nella storia di Canaan, di come si vive…. Mi raccontate un po’ quello che ci sono detti e ricordate con parole vostre?
«Adesso in questi posti che è nato Gesù c’è quasi sempre la guerra.... «C’è la Palestina, che è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite. È divisa in due parti: quella vicino al fiume Giordano e la striscia di costa vicino al mare, che si chiama striscia di Gaza». «La capitale vogliono tutti che è Gerusalemme». «In Palestina, per la Palestina, voglio dire, la Capitale è Gerusalemme est, anche se fa parte di Israele. Invece a Ramallah si trovano le sedi del governo e la città, perciò, è l capitale provvisoria dello Stato della Palestina, perché il governo dovrebbe essere a Gerusalemme». «Abbiamo visto che in questa terra la Palestina e Israele sono in guerra da molti anni a causa dei territori contestati. Nei territori palestinesi la vita è piena di paure e insicurezze, Spesso mancano per via della guerra, l’acqua, l’elettricità, la luce, l’energia…» «Abbiamo studiato che un altro pezzo della terra di Caan, adesso, è abitata dagli abitanti del Libano. È uno stato piccolo di circa 5 milioni di abitanti, con capitale Beirut, città molto grande dove c’è spesso la guerra con morti e esplosioni». «Abbiamo visto anche il Kibbeh, un piatto tipico libanese con le crocchette di carne di agnello mischiato a del grano, alle cipolle e ad altre spezie». «In Libano in passato ci sono stati molti conflitti con gli stati confinanti e certe volte ci sono anche adesso».
«Abbiamo studiato che nella terra di Can tanto tempo fa abitavano gli antichi Ebrei che poi erano andati in Egitto, erano stati prima accolti dal faraone e poi erano stati fatti prigionieri e trattati come schiavi, allora dopo sono fuggiti dall’Egitto per tornare da dove erano partiti». «Beirut è una città molto ricca e multietnica, che vuol dire che ci abitano tutte le razze del mondo e le religioni del mondo». «In Israele, dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato tutte le attività del lavoro si fermano perché è come una tradizione, come una festa. Non si può neppure cucinare. È come una forma di preghiera. Dopo il tramonto del sabato, invece, finisce il sabato ebraico, e iniziano i festeggiamenti con molto cibo e molto da mangiare per tutti gli invitati».
Come vivevano gli antichi ebrei?
«All’inizio erano dei pastori nomadi, che vuol dire che si spostavano sempre con le loro greggi, altrimenti erano stanziali, ma dopo ci diventano, si fermano. Vivevano in Mesopotamia ed erano divisi in dodici tribù che ognuno aveva il suo simbolo e il suo nome. I capi erano il patriarca, cioè l’uomo più vecchio di una tribù». «Loro sono famosi perché hanno un solo dio. Cioè, mentre gli altri popoli che abbiamo studiato quest’anno e l’anno passato erano tutti politeisti, cioè credevano in tanti dei, loro credono in un solo Dio, gli ebrei». «Subito erano un popolo nomade ma dopo trovano un buon posto dove stare, dove c’è la terra che si coltiva bene, allora iniziano a diventare contadini e mercanti». «La terra di Canaan era molto bella e molto varia. C’erano zone di deserto ma anche pianeggianti, e colline, montagne, laghi, fiumi. Loro giunsero nella terra di Canaan nel 1850 a.C. circa, nella valle del fiume Giordano. Poi nel 1700 a.C. riprendono a spostarsi e arrivano in Egitto. Subito i faraoni gli danno il permesso di fermarsi ai confini del loro regno egiziano, pagano però un tributo, cioè che dovevano lavorare per loro, anche per loro, gli egiziani, per dei periodi di lavoro. Col passare del tempo i faraoni cambiano atteggiamento verso gli ebrei perché pretendono di farli schiavi e allora gli Ebrei scappano via dall’Egitto e infatti nel 1200 a.C lasciano l’Egitto e tornano nella terra di Canaan». «Verso il 1000 a. C fanno un unico regno che si chiama Il Regno di Israele con capitale Gerusalemme e un unico re, poi però bisticciano, si dividono, si indeboliscono e alla fine sono conquistati dagli Assiri e poi dai babilonesi e non riescono più a fare un loro regno, a rimettersi insieme per essere più forti». «Poi nel 70 a. C arrivano i Romani e distruggono tutta Gerusalemme e gli ebrei scappano in tutto il mondo e inizia la diaspora, che poi sarebbe la parola che vuol dire che si disperdono in tutto il mondo».

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