Israele manda segnali all’Iran ricevendo Reza Ciro Pahlavi, figlio ed erede al trono dell’ultimo scià di Persia, deposto dalla rivoluzione nel 1979. Pahlavi ha parlato in termini entusiastici di un possibile nuovo capitolo nelle relazioni tra Iran e Israele. E la ministra israeliana dell’intelligence, Gila Gamliel, che lo ha accompagnato in parte della sua visita, non ha nascosto il sogno del governo Netanyahu di rivedere al potere i vecchi alleati persiani. «Ammiriamo la coraggiosa decisione (del principe ereditario) di visitare Israele…è una leadership diversa da quella del regime degli ayatollah e promuove i valori della pace e della tolleranza, a differenza degli estremisti che regnano in Iran», ha affermato Gamliel. Ma in Israele sanno che Reza Ciro non ha peso politico e non ha sostegni in Iran. La sua disponibilità a prendere la guida del suo paese in caso di un cambio di regime è puramente simbolica.
(mi. gio.)