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Sulle visite del vigile a scuola

I bambini ci parlano
GIUSEPPE CALICETIITALIA

Per due volte il vigile Robert è venuto nella nostra classe per parlarvi del codice stradale. Mi dite con parole vostre cosa vi ricordate di questi due incontri?
«Mi ricordo che lui era simpatico. aveva una bella divisa, era molto elegante, biondo. Aveva anche il cappello da vigile. Poi la seconda volta ha portato anche la paletta e ci ha fatto vedere i segnali che fa con le bragia e le mani e la paletta per fare i colori del semaforo». 2Be’, i colori del semaforo e quello che vogliono dire li sapevamo già. Però lui ci ha spiegato tante cose che io non sapevo. Per esempio i segnali stradali. Per esempio, quelli triangolari sono quelli del pericolo e bisogna stare più attenti a impararli». «Quello di precedenza, cioè che devi far passare uno prima di te, è uno dei più importanti, ha detto. Vuol dire che bisogna fermarsi e far passare prima li altri e solo dopo, solo dopo puoi passare tu». «Io mi ricordo quando ha parlato di come si attraversa la strada, prima guardando a destra, poi a sinistra, poi ancora a destra per vedere che non arrivino auto o moto o camion e poi se si fermano, poi si attraversa la strada sempre sulle strisce pedonali».»A me sono piaciuti i segnali stradali della velocità». «Lui ci faceva vedere dei video, mentre spiegava. Cioè, un po’ ci faceva vedere i video e un po’ ci spiegava a parole. Era una cartone animato. Era sempre uno stesso passeggero sulla sua auto, che però andava sempre a vedere che si ammalava e allora, alla fine, faceva delle cose sbagliate perché si trasformava in Sveltone e sbagliava sempre a guidare e certe volte faceva degli incidenti o comunque delle cose sbagliate». «Lui ci ha detto molte cose, ma io non me le ricordo tutte. Però ci ha parlato anche di quando noi andiamo in bicicletta perché per essere a regola ci vorrebbe sempre il casco, le ginocchiere per ripararti se cadi, ma nessuno usa queste cose…. Anche il fanale, io ho dei miei amici che non hanno i fanali nelle loro bicicletta ma per me non è un problema se tu non vai in bicicletta quando c’è buio». «Io ho pensato a quelli che hanno la bici da corsa e gli ho fatto la domanda perché loro, sulle loro bici, non vanno come diceva Robert, ma lui non mi ha risposto molto bene, io non ho capito bene».
«Lui ha detto le regole che uno deve seguire, poi forse non sapeva per i ciclisti cin la bici da corso perché neanche loro hanno sempre il casco e i fanali, ma non so se è normale o o no, non so se è regolare, anche io non ho capito molto bene cosa ha detto». «Mi ha colpito che il maggior numero di cause di incidenti che ci sono riguardano il segnale di precedenza, cioè passo prima io e poi tu. Io pensavo che era la velocità il motivo numero uno per gli incidenti, cioè della gente che andava troppo veloce». «A me sono piaciuti i cartoni animati di Sveltone perché facevano ridere un po’. Cioè, erano istruttivi ma facevano anche ridere». «A me è piaciuto alla fine quando la maestra gli ha fatto le foto con la paletta e tutte le posizioni del semaforo con le mani e la paletta e poi a che quando abbiamo fatico le foto noi e lui tutti insieme». «Per me sono state due lezioni istruttive perché noi non guidiamo ancora l’auto, si prende la patente a 18 anni e noi siamo ancora piccoli. Però noi guidiamo le nostre biciclette e certe volte le guidiamo anche sulla strada ed è importante sapere dei segnali stradali e come si guida la bicicletta perché si può cadere, si possono sbagliare anche dei segnali delle biciclette e poi è importante saperli». «A me è piaciuto quando ha fatto vedere il cartone animato della cintura di sicurezza per chi va in auto. Non solo la cintura di sicurezza per chi guida ma anche le altre, per chi non guida, perché anche loro devono mettersi le cinture di sicurezza. Mi è piaciuto quando faceva vedere che la cintura di sicurezza, se te la metti, perché te la devi mettere, è come un abbrevio che ti aiuta e ti protegge se tu per caso hai un incidente o c’è una frenata forte che devi fare e dopo rischi di volare in avanti…» «Una volta ho sentito che un signore che non aveva la cintura di sicurezza ha fatto un incidente e lui con la testa ha rotto il vetro della macchina ed è morto o quasi morto». «Io a mio padre dico sempre di mettere sempre la cintura di sicurezza e lui delle volte non se la mette e io mi arrabbio moltissimo».

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