POLITICA

Intercettazioni, Pinelli proponedi limitare l’impiego del trojan

IL VICE PRESIDENTE DEL CSM
REDAZIONE

Limitare l’uso del captatore informatico Trojan horse solo alle indagini sulla criminalità organizzata. È la proposta del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, che ieri ha partecipato a un dibattito sul tema delle intercettazioni organizzato da Area democratica per la giustizia. La mancata citazione delle indagini per terrorismo è probabilmente solo una dimenticanza. Oggi il potente malware che trasforma uno smartphone in un microfono ambientale ed è in grado di setacciare tutto - mail, cronologia di navigazione, foto, messaggi, localizzazione - e persino di produrre contenuti senza lasciare traccia è utilizzabile dagli inquirenti anche per le indagini sui reati contro la pubblica amministrazione. «La sovranità dello stato non deve sfociare in un controllo indiscriminato dei cittadini», ha detto Pinelli. Al convegno il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia ha espresso preoccupazione per le intenzioni del ministro Nordio. «La sua idea di stabilire un tetto alle spese delle procure per le intercettazioni - ha detto - la vedo come una pericolosa interferenza nell’esercizio dell’azione penale».

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