EUROPA

Lo scrutinio di Berlino si complica

PER 450 SCHEDE
SEBASTIANO CANETTAgermania/berlino

Questa volta non ci sono state votazioni a urne chiuse né si sono confuse le tessere elettorali, come accaduto con la consultazione del 26 settembre 2021 poi annullata dalla Corte suprema. Eppure da ieri all’Ufficio elettorale di Berlino sudano freddo dopo la scoperta di circa 450 cedole postali non conteggiate durante lo spoglio di domenica scorsa.
«C’erano pressioni da tutte le parti» spiega il commissario Stephan Bröchler a parziale giustificazione del caos organizzativo che ha investito il distretto di Lichtenberg, responsabile dello scrutinio dei voti mancanti. Entro venerdì verranno registrati e aggiunti alla conta finale dei voti destinata comunque a non cambiare nella sostanza, a meno di una clamorosa sorpresa: in teoria tra le 450 schede dimenticate potrebbero trovarsi i 150 voti di differenza che mancano alla leader dei Verdi, Bettina Jarasch, per eguagliare il risultato della sindaca uscente Spd, Franziska Giffey. La gara tra le due spitzkandidatin vale il primato nella coalizione rosso-rosso-verde (nel caso della sua riedizione) ovvero la doppia poltrona di borgomastra-governatrice della Città-Stato. «Non è ancora chiaro chi o cosa abbia provocato l’errore. Per l’esito dell’indagine interna dovremo aspettare il 27 febbraio» sintetizza Bröchler ammettendo più di un problema di trasmissione con il distretto di Berlino-Est: «Alcune schede erano state conteggiate correttamente ma poi sono state inoltrate all’ufficio centrale in modo sbagliato».
Nessuna parola invece sulla sostituzione “creativa” dei box destinati a contenere le schede nelle sezioni elettorali in cui il Comune aveva scordato di installare l’urna. In una scuola di Friedrichshain e nel seggio dove ha votato la sindaca Giffey sono stati usati i bidoni della spazzatura.

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