CULTURA

Al via Arte Fiera, con pittura, foto e performance

REDAZIONEITALIA/bologna

Arte Fiera torna da oggi e prosegue al 5 febbraio a Bologna: è la 46/a edizione e la quarta sotto la direzione artistica di Simone Menegoi. All’ingresso di piazza Costituzione, un megaschermo di 5x9 metri ospiterà la prima «Led Wall Commission»: si tratta di video d’artista concepiti specificamente per il formato billboard e per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere. Protagonista quest’anno sarà Yuri Ancarani (anche in mostra con la sua personale al Mambo). Sono circa 141 gli espositori della Main Section (che spazia dal moderno e dalle opere post-belliche, punto di forza da sempre della kermesse, fino al contemporaneo di ricerca, con un focus sull’arte italiana) e di quelle curate che parteciperanno ad Arte Fiera 2023. «Percorso» è invece un itinerario che collega alcuni stand in un criterio tematico. Lo sguardo è puntato sulla ceramica (fra cui l’eccellenza Mutina). Pittura XXI è una panoramica italiana e internazionale, che spazia dai talenti emergenti agli artisti mid-career. La curatela della sezione è di Davide Ferri.
«Fotografia e immagini in movimento» è un punto di riferimento per collezionisti e appassionati, sezioneaffidata a Giangavino Pazzola, curatore di Camera a Torino. Altra novità, «Multipli» : sezione dedicata alle opere in edizione di ogni genere, a partire dai libri (seguita da Lisa Andreani e Simona Squadrito, fondatrici di Replica - Archivio italiano del libro d’artista). «Opus novum» è poi la commissione di un’opera inedita da presentare in fiera, rivolta a un artista italiano: nel 2023 è Alberto Garutti.
La performance, infine, è un ambito espressivo strettamente legato a Bologna e ad Arte Fiera, che dal 2019 ha fatto delle azioni dal vivo un punto fondamentale del suo programma di eventi.
Si apre così un nuovo capitolo di questa storia, frutto di una collaborazione tra la kermesse e Fondazione Furla, e con la curatela di Bruna Roccasalva, direttrice artistica della Fondazione. Per il 2023 la scelta è di puntare su un solo, ambizioso progetto, presentato per la prima volta in Italia, che coniuga installazione, performance e coreografia: un intervento di Public Movement, collettivo artistico originario di Israele.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it