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LE LETTERE

AA. VV.ITALIA

Il rischio secessione del Pd dal Paese
Per mesi abbiamo letto e ascoltato che per il Pd prima di trovare il o i candidati era necessario un progetto di paese, di partito. Ci siamo trovati 4 candidati che senza specificare molto ci hanno raccontato cose anche simili. Nella breve ma chiara intervista a Gianfranco Viesti del 19/01/2023 c’è un buon quadro, almeno i quattro candidati ci dicano ognuno, di quanto detto dal prof. Viesti condividono, così almeno ci risparmiano di calarci tra le pieghe di mezze parole. La cosa è seria, a rischio non c’è solamente la secessione dei ricchi, c’è anche la secessione del Pd dal paese.
Peppe Amato


Trenta anni e passa per la cattura del boss, invece subito rivendicata
Caro manifesto, in una società in cui tempo ed eventi viaggiano a ritmi vertiginosi, i trent’anni e passa necessari per catturare Messina Denaro appaiono come un qualcosa di antidiluviano. Per contro, da notare il tempismo con cui il governo si è ascritto il merito della vicenda, da attribuire invece alle forze dell’ordine ed alla magistratura, e la rapidità della pista massonica, là dove appaiono evidenti semmai le colpe di una certa politica di aver garantito al superboss protezione, rispetto e quattrini. Da lodare infine l’intervento di Roberto Saviano, che in tempo reale ha sottolineato come il polverone mediatico sollevato dalla politica durerà qualche giorno, dopodiché la stessa tornerà ad ignorare la vicenda, proprio come ha fatto in questi trent’anni.
Giuseppe Di Braccio


Non è la sconfitta della mafia
Lo Stato gioisce per l'arresto del padrino delle stragi del 92-93, fatto importante, tuttavia i tempi e i modi della ca ttura fanno riflettere e suscitano molti dubbi. Trenta anni di latitanza sono troppi:denunciano inefficienze e responsabilità delle istituzioni. Veramente strano poi che la cattura, annunciata da tempo, sia avvenuta proprio con questo governo che se ne vanta tanto, come se fosse un suo merito. Vuole farne addirittura una data storica da ricordare. Non è un caso che i media ora parlino continuamente di Messina Denaro, quasi rappresentasse la sconfitta definitiva della mafia. La presidente del Consiglio insiste a farne strumento di propaganda per minimizzare le divisioni nella maggioranza.
Domenico Mattia Testa


Nel silenzio generale nuove atomiche in Italia
Nuove bombe atomiche a Ghedi, in provincia di Brescia, e ad Aviano, in provincia di Pordenone. Il rafforzamento degli schieramenti d’armi che per la loro potenza possono provocare milioni di morti e distruggere interi territori. Per primo è stato Putin, nell’ambito della guerra di aggressione contro l’Ucraina, a minacciare l’uso di questi ordigni. Oggi l’altra superpotenza si pone su un piano analogo. In mezzo ci siamo noi, cittadini europei e del resto del pianeta. Nei nostri territori le possibili basi di partenza degli aerei che portano queste bombe, di potenza ben maggiore di quelle di Hiroshima e Nagasaki, che provocarono la morte di più di tre milioni di persone. Occorre che dalla società civile salga di nuovo la protesta contro le politiche di guerra, che si affermi la forza di mediazione dell’Onu, che tutti si facciano passi in avanti verso la soluzione sia del conflitto in Ucraina che di tutte le “guerre dimenticate” presenti sul pianeta. Si allarghi il Trattato di non proliferazione nucleare fino all’eliminazione di tutti gli ordigni atomici presenti nel pianeta. Basta con le bombe nucleari. Liberiamo da questa condanna i nostri territori!
Lorenzo Picunio


«No Apartheid per i palestinesi». La campagna censurata a Torino
Caro manifesto, la campagna iniziata a Torino il 21 dicembre scorso attraverso l’utilizzo di schermi luminosi posti alle fermate dell’autobus che denunciavano l’apartheid israeliano nei confronti dei palestinesi è stata censurata dopo pochi giorni dalla società di trasporti torinese che ne ha chiesto la rimozione. La censura però non ha scoraggiato gli attivisti di «Invicta Paalestina» che hanno promosso questa campagna e così hanno deciso di proseguire la denuncia, attraverso un "camion vela" che fino a sabato 21 si muoverà per la città fermandosi nei luoghi di maggior interesse.
Angela Mori

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