VISIONI

Il sound «pazzesco» di Guè gioiello del rap italiano

CON LA PRODUZIONE DI BASSI MAESTRO
GRAZIELLA BALESTRIERIITALIA

Una delle cose peggiori che avviene in Italia, quando si ascolta il rap o l’hip hop o almeno quando ci si avvicina con l’orecchio a questi generi, è pensare che siano composizioni che riguardano prettamente il testo, la strofa, la rima, dimenticandosi completamente della melodia. Errore tutto nostrano e possiamo dirlo tranquillamente (a parte Morricone e altri nomi illustri del passato) non è che gli italiani brillino per innovazione musicale, mettiamo troppa fantasia dove non serve e sicuramente non nella musica.
ALCUNI attribuiscono questa poca innovazione al fattore lingua, l’italiano è una lingua complessa che poco si adatta alla musicalità. Dipende. Forse bisogna sforzarsi un po' di più a adattare alla propria cultura il meglio che ci viene offerto. In fondo, tornando a Morricone, tutti i più grandi musicisti hanno dichiarato di rifarsi a lui…Ma torniamo al rap e all’hip hop che sono due generi con i quali musicalmente, se si è bravi, la lingua italiana offre la possibilità di fare un salto in avanti rispetto a quello che ci viene proposto. Scordatevi la trap, scordatevi le cafonate a tutti i costi, le rime sbiascicate, scordatevi i rumori al posto delle melodie e ascoltatevi questo nuovo lavoro di Guè, Madreperla, uno degli album più musicalmente riusciti di questi ultimi anni, che si avalla della produzione di Bassi Maestro, e si sente. Eh sì, chi lo avrebbe mai detto? Starete pensando. E invece è così, non solo testi corposi ma in questo Guè non è mai stato un passo indietro a nessuno, anzi; ma quello che si può davvero amare in questo album è un sound come direbbero i giovani «pazzesco». Pazzesco sì, perché finalmente si riesce ad ascoltare qualcosa che ti fa pensare al sound di Dr.Dre e 50 cent come nel brano Cookies ‘N Cream, in collaborazione con Anna e Sfera Ebbasta o un altro gioiellino come Chiudo gli occhi, dove Guè ha ripreso la base musicale di Amore Impossibile dei Tiromancino e ne ha fatto un pezzo hip hop/reggae originalissimo. L’album è una bellezza di suoni continua, è funky è soul è hip pop e rap fatto bene, come madre America vorrebbe, anche per chi non proprio ama il genere. Perché ascoltare Madreperla? Forse Guè ha ragione questa volta, e non è questione di arroganza, nel dire che Madreperla in Italia è un album più unico che raro.

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