INTERNAZIONALE

Kiev nel mirino dei droni kamikaze. Dieci filo-russi uccisi in Donbass

SABATO ANGIERIUCRAINA/DONBASS

Il giorno dopo l’ennesimo bombardamento alle infrastrutture energetiche ucraine, le principali città del paese corrono ai ripari ma le sirene anti-aeree non smettono di suonare. Nella notte tra giovedì e venerdì 16 droni «kamikaze» russi si sarebbero levati in volo dalle aree di Rostov sul Don e dalla Bielorussia per colpire nuovamente la controparte ma nessuno di questi sarebbe riuscito a superare le difese aeree ucraine. È quanto dichiarato dall’ufficio stampa delle forze armate ucraine che hanno sottolineato come l’attività dell’artiglieria e dell’aviazione nemica non sia affatto cessata.
Sette dei velivoli in questione sarebbero stati lanciati contro la capitale ma, stando alle dichiarazioni del sindaco Vitali Klitschko, due sono stati distrutti durante il tragitto e cinque direttamente sui cieli di Kiev. Non è chiaro se l’esplosione ripresa ieri mattina sulla capitale facesse parte di questo novero o se si trattasse di un’ulteriore testata.
Tuttavia secondo il vice-capo del gabinetto presidenziale, Kyrylo Tymoshenko, nell’oblast di Kharkiv e in quello di Chernihiv non è andata così bene. I bombardamenti, ha dichiarato Tymoshenko, hanno lasciato a terra almeno tre vittime e ne hanno ferite altrettante. Entrambe le zone colpite al momento sono senza elettricità e acqua corrente. Dal canto suo anche il Cremlino ha accusato la controparte di aver effettuato ieri un bombardamento sul proprio territorio. «Non ci sono vittime. I proiettili hanno colpito l’area di una fabbrica: le finestre sono rotte, la recinzione è danneggiata», ha dichiarato Vyacheslav Gladkov, neo-governatore della regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina e a meno di 100 km da Kharkiv. Secondo fonti russe, la regione di Belgorod nei mesi è stata colpita più volte dall’artiglieria di Kiev ma gli ucraini non hanno mai confermato.
Anche Donetsk, la capitale di una delle due repubbliche separatiste del Donbass, è stata colpita da un violento attacco che avrebbe ucciso almeno 10 soldati filo-russi e danneggiato diversi veicoli militari. La notizia, di contro, è stata diffusa dallo Stato maggiore ucraino e stavolta è il Cremlino che non ha commentato. In serata anche l’area della centrale di Zaporizhzhia sarebbe stata colpita di nuovo. A dichiararlo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, citata da Ria Novosti.

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