POLITICA

Ciclisti in presidio sotto al ministero di Salvini

«BASTA MORTI IN STRADA»: «HAI TAGLIATO TUTTI I 94 MILIONI PER LE CICLABILI»
MASSIMO FRANCHIITALIA/ROMA

La prima pioggia invernale romana non ha impedito ieri mattina a un centinaio di ciclisti di tenere il presidio “Basta morti in strada, basta morti in bici” sotto il ministero di Matteo Salvini a porta Pia .
Il leader leghista, sempre prodigo di social nel ricordare i morti stradali (di sua competenza) fra cui Davide Rebellin, proprio martedì se n’è uscito con le sue proposte per contrastare la carneficina di ciclisti lungo le strade italiane: «Obbligo del casco e targa per le bici».
«Si tratta di misure assolutamente inutili anche perché nel frattempo la legge di Bilancio ha azzerato i 94 milioni previsti per le piste ciclabili», attacca Alessandra Bonfanti, responsabile Mobilità attiva di Legambiente, prima organizzatrice del presidio tenuto insieme un’altra decina di organizzazioni, poi ricevuta inutilmente da una dirigente del ministero.
Le richieste dei ciclisti - che hanno bloccato simbolicamente via Nomentana - sono tutt’altre: «città a 30 km/h, più fondi per le ciclabili, subito la legge sulla distanza di sorpasso a 1,5 metri e politiche orientate alla Vision Zero che permettano di dare spazio e sicurezza alle persone prima che alle auto, azzerando le vittime degli incidenti».

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