VISIONI

A colpi di swing, un combo da dieci e lode

JAZZ
NAZIM COMUNALEITALIA

Dopo alcuni anni di studio al pianoforte, Filippo Orefice resta folgorato dal jazz e dalla musica afro -americana quando scopre Tony Scott. Inizia a studiare il sax con Daniele D'Agaro all'età di dodici anni. Questo disco è l'esordio del trio a suo nome con Marco D'Orlando alla batteria (un nome da seguire) e il sempre creativo e puntuale Fabrizio Puglisi al pianoforte. Undici composizioni originali e una versione di Criss Cross di Monk, uno dei nomi tutelari di un lavoro dove le idee scorrono sempre libere e sghembe, come su un piano un po' inclinato.
DALLE MOVENZE riflessive di Malaika al groove sornione di Triogramma, dal portamento bandistico di Gurken ai punti interrogativi di Transitions, sino alla chiusura cinematografica de La Bestia, l'album mette in mostra un combo che viaggia a pieno regime e mantiene sempre alta l'ispirazione e affilate le armi dello swing. Si respira un vento di leggerezza calviniana e si assapora un quid che riporta all'ironia e all'approccio della scuola olandese. Da menzionare anche il frammento in solo al clarinetto di Orefice in Intermission e i fantasmi scovati dentro al piano da Puglisi in Intervallo. Dal vivo sono una bomba e questo è un cd da avere.

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