L’intera opera di Barry Lopez (1945-2020), considerato il più grande narratore americano contemporaneo di natura e paesaggi, si è compiuta viaggiando lungo lo «squarcio tra il sapere e il sentire», finendo così per coinvolgere il lettore in una geografia narrativa estratta da quella fisica e i cui elaborati diventano geografia umana: un’idea del viaggio e del racconto che interroga chi scrive e chi legge come parte di ciò che osserva. Lopez, che ha vissuto gran parte della propria vita in Oregon, ha immaginato, appuntato e rivisto i testi di «Horizon» (da venerdì 25 novembre in libreria per i tipi di Black Coffee, traduzione e prefazione di Davide Sapienza, pp. 640, euro 25) per 30 anni esplorando oltre 70 paesi e ne ha impiegati 7 per giungere alla stesura definitiva di quello che non a caso è considerato il suo capolavoro. Per Black Coffee è in corso di pubblicazione una nuova edizione anche di altre due opere fondamentali di Lopez, «Sogni artici» e «Lupi e uomini».