Raoul Romano è tra gli estensori della Strategia forestale nazionale, diventata legge a febbraio con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Nasce per «portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica». La Legge di Bilancio 2022 prevede per la «Tutela e sviluppo del patrimonio forestale» lo stanziamento di 420 milioni fino al 2032, «40 milioni all’anno per la pianificazione e la gestione dei boschi, che temo possono essere tolti dal prossimo governo» dice il ricercatore del Crea. È già successo nel 2008, al Programma quadro per il settore forestale elaborato dal governo Prodi e finanziato con 5 milioni di euro all’anno. «L’anno dopo è arrivato Tremonti, che gli ha tolti. Un Programma senza risorse resta inattuato.