VISIONI

«Il mio personaggio ‘senza qualità’ che invecchia con me e cerca perdono»

PARLA IL LEONE D’ORO ALLA CARRIERA
LUCREZIA ERCOLANIITALIA/VENEZIA

Appare gioviale Paul Schrader, quando si presenta alla stampa alcune ore prima della consegna del Leone d’Oro alla carriera. E scopre subito le carte in merito a Master Gardener, il suo film presentato fuori concorso. «Molti anni fa ho trovato questo personaggio, una sorta di ‘uomo senza qualità’ ispirato ad una commedia di Sartre. Da allora lo rivisito spesso, la prima volta ha fatto apparizione in Taxi Driver e nel corso del tempo invecchia con me. Adesso infatti incontra personaggi più giovani e sono loro a metterlo in discussione. È stato al centro di questa mia trilogia - presentata tutta a Venezia - spero ora di aver concluso la mia storia con lui».
Quando gli fanno notare che Master Gardener è più «leggero», meno sanguinario di altre sue creazioni, risponde così: «Faccio parte di una generazione che ha scritto film anche molto violenti. Al centro c’è sempre l’idea della redenzione, e il sangue è legato a Cristo, alla possibilità di redimersi con il suo sangue. Le cose però si evolvono, e molte accadono al di fuori dell’inquadratura. La possibilità di redenzione per questo personaggio è contenuta nella canzone finale che fa: ‘non voglio andare via da questa terra senza prima averti detto ti amo’». Il perdono però, come spesso accade per i personaggi creati dalla mente di Paul Schrader, è una sfida, un’eventualità tutt’altro che scontata. «Non so se un ex nazista possa effettivamente venire perdonato, in un giardino, da parte di una persona nera. Ma questo è quello che fa l’arte: inventa delle possibilità. E il giardino è una metafora molto antica dell’arte, il luogo dove tutto è iniziato». A proposito delle musiche, sempre molto curate, spiega: «Mi piace collaborare con musicisti che non hanno mai fatto colonne sonore, così ogni volta devono trovare nuove soluzioni».
AL DI LÀ dell’ultimo film è l’intera carriera di Schrader, come grande sceneggiatore e regista, ad essere oggi sotto i riflettori. «Se c’è un film che ho solamente scritto e che avrei voluto dirigere? Con Taxi Driver avrei potuto fare qualcosa di meglio così come qualcosa di peggio». Quando gli si chiede se oggi non si riconosce in qualcuno dei suoi lavori non si sbilancia, ma aggiunge: «Mi sono chiesto quali sono le motivazioni per cui dopo vent’anni le persone dovrebbero tornare a vedere un film. Ne ho parlato anche con Bruce Springsteen ma non abbiamo trovato una risposta».
In merito al Leone d’Oro alla carriera, Schrader sdrammatizza con una battuta: «Se mi sento più sceneggiatore o regista? Entrambe le cose, ma sono stato anche un imprenditore, altrimenti come faremmo a realizzare questi piccoli miracoli che sono i film? Meriterei un Leone per questo!».
Anche il cast del film rende omaggio al maestro, l’attore Joel Edgerton, protagonista del film, afferma: «Quando studiavo recitazione guardavo performance come quelle di Robert De Niro negli anni ’70, ma spesso non ci si rende conto che molto è dovuto alle incredibili sceneggiature».
Sul copione di Master Gardener interviene invece l’attrice Sigourney Weaver: «È stato una rivelazione, apparentemente semplice in superficie ma in realtà molto complesso».

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it