VISIONI

Dal Vietnam all’Indonesia, a misura di gong

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GIANLUCA DIANAasia

Yasuhiro Morinaga è un filmaker, compositore ed etnomusicologo che, mettendo assieme le registrazioni sul campo da lui effettuate, realizza interessanti prodotti multimediali. Alcuni dei suoi lavori hanno riguardato anche la penisola, in particolare l'Irpinia. Nel nuovo album - Exploring Gong Culture of Southeast Asia: Massif and Archipelago (Sub Rosa Label), mette in evidenza quanto inciso tra Vietnam, Borneo, Filippine e Indonesia, dove si è recato tra il 2016 ed il 2019 per far prendere corpo ad un progetto di cui protagonista indiscusso è il gong. L'artista giapponese ha intrapreso un lungo vagabondare nel sud-est asiatico con l'intento di valutare e mettere in luce come tale strumento fosse centrale per popolazioni diverse, a prescindere dalla locazione geografica.
NE RISULTA QUINDI che nelle trentacinque tracce presenti, si apprezza come il gong venga utilizzato nei contesti più disparati, dalle cerimonie funebri a quelle di festa, dall'intrattenimento ludico per i bambini a quello più serio per gli adulti, passando dalle implorazioni divine ai rituali religiosi, per arrivare al sacrificio degli animali e all'invocazione degli spiriti. Quello che emerge in modo dirompente, come ben sottolineato nelle note introduttive dall'eclettico musicista inglese David Toop, è quanto i diversi gruppi sociali incontrati da Morinaga abbiano, proprio partendo dal gong, moltissimo in comune a prescindere dalle appartenenze territoriali. L'effetto ipnotizzante, nonostante la difformità degli stili musicali usati, è traino per ognuno degli oltre cinquanta gruppi etnici finiti nei suoi archivi. Da un corpus iniziale di centinaia di sessioni, si è arrivati alla selezione presentata e che viene spiegata nel libro di cinquantadue pagine in allegato, dove a guidare l'ascoltatore nelle riflessioni di Toop e nel racconto dettagliato di Morinaga, è proprio il sottotitolo «Massif and Archipelago». Nel primo disco si incontrano i suoni del sud-est asiatico continentale (altopiano centrale del Vietnam e Cambogia nord-orientale), nel secondo quelli dell'arcipelago marittimo.
L'intera opera è viva e vibrante e riesce a rimandare una sensazione di genuinità che si genera dalle modalità di registrazione affatto invasiva adoperata dal giapponese, capace di essere rispettoso di quanto si è trovato difronte. L'apice si raggiunge in Duet Gongs dell'etnia Co-Ho dal massiccio montagnoso vietnamita e con Harvesting (Kandingngang), che arriva dall'isola indonesiana di Sumba.

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