POLITICA

Acqua pubblica, l’azienda speciale sotto attacco

NAPOLI
ADRIANA POLLICEITALIA/NAPOLI

Alta tensione su Abc, l’azienda speciale del comune di Napoli che fornisce il servizio idrico. Sulla stampa è arrivata la notizia che l’amministrazione Manfredi contesta il credito di 101,5 milioni alla sua azienda, la Corte dei Conti avallerebbe l’opposizione al pagamento perché, mancando i contratti di servizio, non sono state emesse le bollette. E così comincia a girare la voce che Abc sarebbe sull’orlo del fallimento. La prima ripubblicizzazione di servizio idrico, durante la sindacatura de Magistris, dopo il referendum del 2011 sarebbe quindi un fiasco. Da Abc nessuna smentita e neppure dal comune. A chiarire le cose ci ha pensato Sergio D’Angelo, ex presidente di Abc e consigliere comunale di maggioranza: «Abc ha un patrimonio netto di oltre 250 milioni, da 20 anni chiude i bilanci in attivo, non ricorre al credito bancario, la qualità dell’acqua è altissima, le perdite delle rete sono al 31,6% su una media italiana del 42% e regionale del 45,5%. Perché queste voci?».
Il credito si è accumulato dal 2006 e riguarda forniture non interrompibili a scuole, uffici pubblici, giardini, mercatini, cimiteri e, in passato, anche la riscossione dei servizi di depurazione e fognatura. L’Abc ha già messo da parte 21 milioni immaginando una transazione con un taglio del credito fino al 30%. Il comune ha mandato una contestazione punto per punto: 38 milioni, ad esempio, non possono essere transati nell’ambito della sanatoria sui crediti commerciali per i comuni in riequilibrio; bocciato l’agio intorno al 10% per il servizio di riscossione (ma al privato a cui andrà la riscossione il comune vuole riconoscere il 20%). «Difficile che l’amministrazione possa contestare servizi di cui ha regolarmente goduto - continua D’Angelo -. L’impressione è che si sia usato un argomento pretestuoso per minare il rapporto con i cittadini». Eppure le prove che il servizio funziona ci sono: «Nel 2018 ci fu una crisi idrica da siccità. Roma interruppe la fornitura, pure Salerno ma non Napoli».
a. po.

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