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LE LETTERE

AA. VV.ITALIA

Di Maio ha «surfato...»
Sul manifesto di sabato 18 scorso nel bell’articolo su Di Maio, Giuliano Santoro ha scritto: “Anche durante gli anni dell’opposizione ha surfato sull’onda del grillismo per atterrare sulla risacca politica e giocare le sue carte nelle acque stagnanti dei palazzi”. Mi pare un esempio molto centrato di scrittura ironica di alto livello. Grazie e buon lavoro.
Bruno Fini, Verona


Un compleanno, ma con il manifesto di carta
Caro Manifesto, ho solo metà dei tuoi 51 anni, ma già da tre ti leggo tutti i giorni. Ora però sono fuori e nonostante l’abbonamento online mi manca il giornale cartaceo, non solo per il gusto di sfogliare, ma anche perché passeggiare ogni mattina fino alla mia edicola preferita e scambiare due chiacchiere con Paola, edicolante e amica, già valeva il prezzo del quotidiano. In questi giorni è il suo compleanno e vorrei farle i miei auguri qui, in attesa di tornare di nuovo alla carta e alle chiacchierate, come sempre, stessa edicola, stesso giornale!
Pietro, Avellino


Machiavelli e l’Ucraina
"Non quello che prende prima l'arme è cagione degli scandoli, ma colui che è primo a dare cagione che le si prendino". (Niccolò Machiavelli, Istorie fiorentine, Libro settimo, cap. XVI). "L'abbaiare della Nato alla porta della Russia" ha indotto Putin a scatenare il conflitto con "un'ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì". (Papa Francesco, intervista al Corriere della sera, 3/5/2022).
Donatello Santarone


Tragico: al macero i grandi della letteratura russa
ll 19 maggio 2022 il ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina ha ordinato all’Istituto del Libro di distruggere tutte le opere editate in Russia, pubblicate in lingua russa o tradotte dalla lingua russa. Secondo la direttrice dell’Istituto del Libro, nonché ex presidente del Forum degli Editori, Oleksandra Koval, saranno distrutti cento milioni di libri che veicolano il Male. Alcune opere, però, saranno conservate nelle biblioteche universitarie, a disposizione dei ricercatori che studiano l’origine del Male. Il macero dei libri riguarda tutti i classici della letteratura russa, da Puskin a Tolstoj, da Checov a Dostoevskij.
Rino Vaccaro


Bruno Morandi, da non dimenticare
Al bellissimo ricordo di ieri di Tommaso Di Francesco vorrei aggiungere queste righe in memoria del compagno Dado Morandi. Quando cominciai ad interessarmi di politica, a 15 anni, uno dei libri che mi spiegò cosa era il comunismo fu “introduzione a Marx” di Dado: chiaro, semplice, essenziale ma imprescindibile. Sul finire del secolo, la giovanile di Rifondazione cominciò ad organizzare i campeggi estivi dove c’erano anche i seminari di “introduzione al marxismo” che Dado conduceva, in orari improbi (tipo alle 15); una sorta di “referendum” tra lo studio e la spiaggia, dove a vincere era, quasi per tutti, la seconda. Dado era una persona di straordinaria cultura e umanità e il suo rapporto con Rina Gagliardi ne facevano la coppia più interessante con la quale intrattenersi nelle cene ai campeggi, a discutere le cose ”alte”. Rina, la sua compagna, era insieme ad Alfonso Gianni, il “cervello” del bertinottismo, che la mia generazione non capì mai avere solide basi teoriche frutto di studio, analisi e confronto e non solo di retorica ad effetto. Un marxismo critico, rigoroso, laico e libertario che è il dono più grande che mi ha fatto quella Rifondazione. Ora che anche Dado è morto sento che a raccogliere il suo (e di altri) testimone non è rimasto più nessuno. E anche questo è parte del problema della sinistra in Italia.
Roberto Pietrobon


Aldo Garzia, addio a Oneglia
Un momento di intensa commozione collettiva ha accompagnato la tumulazione delle ceneri di Aldo Garzia il 18 giugno nel cimitero di Oneglia : in quel Ponente Ligure da cui Aldo era partito giovanissimo già militante politico impegnato per trovare a Roma e nel mondo lo sviluppo della sua intensa attività sia militante sia posta su di un piano culturale consono alla sua molteplicità di interessi ma sempre coerente verso gli ideali dell'uguaglianza, della solidarietà, della liberazione. Della poliedricità di Aldo si è già scritto in questi giorni che ci hanno separato dal giorno delle sua dolorosa scomparsa: arte, musica, cinema (con al centro l'amato Bergman) curiosità nei viaggi per conoscere realtà diverse sotto l'aspetto politico, sociale ed anche umano, studi rivolti verso la realtà del comunismo cubano (la bandiera di Cuba lo ha accompagnato nell'ultima dimora) e delle socialdemocrazie europee. L'occasione dell'ultimo saluto, del distacco più doloroso è servita per ricordare il comunista Aldo Garzia, il suo stare dalla parte dei popoli oppressi, dei deboli, contro la sopraffazione e lo sfruttamento e la sua ricerca condotta assieme a tanti di noi per un comunismo diverso da quello che ha lacerato il nostro impegno e anche le nostre coscienze in quel '900 forse non ancora concluso. Una storia che Aldo Garzia e tutti noi non consideriamo finita. Hasta la victoria siempre compagno Aldo!
Franco Astengo

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