INTERNAZIONALE

Coppia di italiani e un bambino rapiti

C’È LA RIVENDICAZIONE JIHADISTA
STEFANO MAUROmali/Sincina/italia

«Tre italiani (una coppia e il loro bambino) e un cittadino togolese sono stati rapiti a Sincina nella regione di Koutiala (sud-est del Mali) da uomini armati nella notte di giovedì». Lo rende noto il ministero dell’interno maliano in un comunicato stampa. Secondo l’Afp i tre sarebbero «tutti missionari religiosi appartenenti ai Testimoni di Geova», anche se la Congregazione dice non essere a conoscenza di suoi fedeli in quell’area e della possibilità che siano «volontari».
Dalle prime informazioni si tratterebbe della famiglia Koulibaly Langone presente da diverso tempo nel paese. In una nota ufficiale la Farnesina ha dichiarato ieri che «l'Unità di crisi sta compiendo le dovute verifiche e accertamenti in sinergia con le autorità locali».
Il rapimento sarebbe stato rivendicato dalla Katiba Macina - legata al Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Gsim) e affiliata ad Al Qaeda - in un’area considerata tranquilla dalle autorità locali, ma molto vicina al permeabile confine con il Burkina Faso.
A preoccupare gli analisti è «il progressivo aumento degli attacchi in tutta l’area e il clima di insicurezza per i civili», causato anche dalle scelte del governo maliano di «abbandonare» alcune aree al completo controllo dei gruppi jihadisti, allo Stato islamico del Gran Sahara (Eigs) in particolare. Il rapimento si aggiunge a quello del giornalista francese Olivier Dubois, rapito l’anno scorso dallo Gsim a Gao. 

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