VISIONI

Alla ricerca di spazi per la drammaturgia contemporanea, arriva «Futuropresente»

LA RASSEGNA RADIOFONICA DI RADIO3
LUCREZIA ERCOLANIITALIA

La drammaturgia contemporanea di lingua italiana è un territorio molto ricco di cui però non è facile mappare i contorni. Soprattutto perché per i giovani autori e autrici non esistono percorsi consolidati, al di là di qualche sparuto percorso di formazione come quello della Paolo Grassi. Non sapendo a chi rivolgersi, molti testi rimangono quindi nel cassetto, oppure vengono rappresentati una volta o due con una compagnia messa su per l’occasione. Ultimamente sono però nati diversi progetti che cercano di colmare questo vuoto, dando maggiore visibilità alla scrittura per il teatro.
IN QUESTA DIREZIONE va la rassegna di Radio3, FUTUROpresente, a cura di Antonio Audino e Laura Palmieri. Iniziata la scorsa settimana, si svolgerà fino al 26 giugno di domenica alle 22.30. In ciascun appuntamento verrà proposta una versione radiofonica di testi che debutteranno prossimamente a teatro, in alcuni casi già in questa stagione, come nel caso di Carbonio di Pierlorenzo Pisano ascoltato la scorsa domenica, vincitore del Premio Riccione 2021 e in programma dal 16 giugno al Teatro Studio Melato di Milano. Per ogni testo, com’è giusto, ci sarà una modalità diversa di realizzazione: spesso, ma non sempre, sono gli stessi drammaturghi a curare la regia, talvolta sono anche interpreti. Negli altri casi sono gli attori e le attrici della scena italiana a dare voce alla scrittura, domenica primo maggio sarà la volta di Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli, Petra Valentini, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi e Elio De Capitani, che si confronteranno con il testo di Emanuele Aldrovandi L’estinzione della razza umana (dal 17 al 29 maggio al Teatro Gobetti di Torino). Nelle prossime settimane verranno proposte le versioni radiofoniche dei lavori di Matilde Vigna, Klaus Martini, Giuliano Scarpinato, Marco Gnaccolini, Niccolò Fettarappa Sandri, Christian di Furia, Rosalinda Conti. In alcuni casi, questi testi sono il risultato di un lavoro di ricerca e di emersione ad opera delle diverse realtà già sul campo come la Scuola Scritture 2021 diretta da Lucia Calamaro o il progetto europeo di promozione della drammaturgia contemporanea Fabulamundi Playwriting Europe.
SE LE SCRITTURE che ascolteremo in radio hanno già ipotecato una produzione «solida» che le porterà sulla scena, molte altre aspettano ancora di essere scoperte e valorizzate. È qui che si inserisce il progetto Pubblicazioni del Teatro i di Milano. Nato durante la pandemia, si è sviluppato attraverso una call alla quale hanno fatto seguito circa 200 testi, il cui unico requisito era proprio quello di non avere già una produzione istituzionale. Queste drammaturgie sono in seguito state selezionate da due comitati, uno di addetti ai lavori e un altro di spettatori, per essere poi inserite in una biblioteca virtuale visitabile sul sito del teatro milanese. Lì si possono consultare le schede degli autori e un estratto dei testi, con la possibilità di richiedere la versione integrale. Una nuova call sarà pubblicata a maggio, d’altronde la grande adesione al progetto ha dimostrato che il bisogno di spazi per la drammaturgia c’è ed è forte - siano essi virtuali, radiofonici, o finalmente scenici.

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