INTERNAZIONALE

Accordo col Pp in Castilla y León, Vox va al governo nella regione

SPAGNA
MARCO SANTOPADREspagna/Castilla y León

Finora Vox aveva avuto accesso indirettamente alla Junta in Andalusia, dove sostiene un esecutivo formato da Pp e Ciudadanos, mentre a Murcia ha espulso alcuni consiglieri che appoggiano il governo, riammessi poi per ordine della magistratura. Ieri, però, i Popolari e Vox hanno raggiunto un accordo per un governo di coalizione in Castilla y León. Lo ha annunciato il leader del Pp regionale Mañueco, che a dicembre ruppe la coalizione con Cs per tentare di replicare l’exploit ottenuto da Isabel Díaz Ayuso alcuni mesi prima con un’operazione simile nella Comunità di Madrid. Il blitz andò male; Cs è crollato, ma nelle elezioni di febbraio i Popolari hanno ottenuto solo 31 seggi, 10 meno della maggioranza assoluta. L’estrema destra, passata da uno a 13 seggi, è diventata fondamentale.
Il capolista di Vox alle elezioni, Juan García-Gallardo - contestato per i suoi tweet omofobi, razzisti e machisti, e per aver giustificato il golpe franchista del 1936 - ha definito «storico» l’accordo che per la prima volta proietta il partito al governo di una regione dopo una difficile trattativa. Il 16 febbraio il leader nazionale del Pp, Pablo Casado, aveva annunciato lo stop al negoziato in Castilla y León e a futuri accordi di governo con i neo franchisti. In tre settimane lo scenario è completamente cambiato: Casado è stato sfiduciato dal Pp dopo il fallito assalto a Díaz Ayuso e lascerà presto il testimone al galiziano Alberto Núñez Feijóo. Il partito di Santiago Abascal, invece, esulta e promette di imprimere un’energica svolta a destra in quello che da 35 anni era un feudo del Pp. Vox ha ottenuto la vicepresidenza, tre assessorati e la presidenza dell’assemblea regionale. Un vero en plein. Un assaggio, spera Vox, di quello che potrebbe essere lo scenario a livello statale dopo le prossime elezioni generali. Con buona pace di Donald Tusk, il presidente del Partito Popolare Europeo, che in una dichiarazione ha condannato l’accordo.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it