VISIONI

Billy Joel, storie di diamanti puri in un pozzo nero

«BIG LIVE SESSION VOL. 1-2-. LIVE AMERICAN RADIO BROADCAST»
GRAZIELLA BALESTRIERIUSA

È uscito il 28 Gennaio Big Live Sessions Vol 1-2-3 Live American Radio Broadcast di Billy Joel. No, non è un nuovo album, l’ultimo è River of Dreams del 1993. Ma non è necessario sfornare dischi di continuo se guardandoti allo specchio hai capito di aver dato tutto. La sincerità per un artista, in primis con se stesso è una delle qualità che più manca nel mondo della musica. Qualità che in Billy Joel straripa. Uno dei tanti live che però è una preziosa scusa, per parlare del genio di un uomo dal tocco magico seduto al pianoforte. Leggenda vivente, che continua a battere ogni record di sold out al Madison Square Garden. Cercare di trovare qualcosa per definire la sua musica è fatica inutile, vi troverete a pensare che «una canzone di Billy Joel è la cosa più straordinaria che può capitare nella vita». Come diceva il direttore d’orchestra e compositore Sergiu Celibidache: «la musica non diventa qualcosa, bensì qualcosa può diventare musica».
ED È QUESTA la storia di Billy Martin Joel che ha fatto sì che un «pozzo nero» nel quale era cresciuto diventassero note e splendide melodie. Billy nasce in una famiglia ebrea. I suoi nonni furono costretti a lasciare la loro azienda tessile subendo la persecuzione nazista. Il padre trasmetterà al figlio la passione per la classica, e il piccolo Billy lo troverà spesso al pianoforte suonando Beethoven, Chopin. Ma non era un uomo felice, era frustrato, triste (questo ricorda Billy nella sua biografia scritta da Fred Schurer che non troverete in italiano). Un giorno seduto al piano il genitore si volta verso di lui e gli dice «life is a cesspool» ( la vita è un pozzo nero). L’esistenza e la carriera dell’artista newyorchese sarà volta a superare quel pozzo nero che vedeva dipinto sul volto di suo padre (che abbandonerà la famiglia). E in quel precipizio Billy ci si infilerà mille volte: tentativi di suicidio, matrimoni falliti ma saprà risalire la china aggrappandosi alla sua unica certezza: la canzone. Questo live contiene le unghie, la corda e le mani con le quali Billy si è tirato fuori, partendo da pezzi come Say Goodbye to Hollywood, New York State of Mind e le canzoni d’amore che sfiorano la perfezione religiosa come She’s got a way, Just the Way You Are e Scenes from an Italian Restaurant, dove riuscite a vedere la musica. «La bellezza è lo splendore della verità» scriveva Joyce e non troverete e non vedrete mai un artista splendere più di Billy Joel.

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