EUROPA

«In Africa si muore ma l’Europa butta 55 milioni di dosi»

VACCINI
MARINA DELLA CROCEafrica

Almeno 250 mila persone sono morte in Africa a causa del Covid, quasi settemila al giorno, mentre per la scarsità di vaccini disponibili appena l’11% della popolazione ha ricevuto due dosi. Nonostante questi numeri drammatici, l’Unione europea si prepara a buttare 55 milioni di dosi di vaccino prossime alla scadenza, dopo averne donate appena 30 milioni dall’inizio dell’anno al continente africano. Di fatto solo l’8% dei vaccini prodotti dalla Ue, il maggior produttore del mondo, sono stati destinati al continente africano, nonostante gli impegni presi all’inizio della pandemia dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen di rendere il vaccino un «bene pubblico globale».
A denunciare le condizioni in cui si trova l’Africa sono state ieri Oxfam ed Emergency, entrambi membri della People’s Vaccine Alliance, alla vigilia del summit tra i leader dell’Unione europea e dell’Unione africana previsto per oggi e domani a Bruxelles. «Nonostante la retorica di una relazione speciale con l’Africa, l’Ue ha dato la priorità alla vendita di dosi prodotte in Europa ai Paesi ricchi in grado di pagare prezzi esorbitanti facendo prevalere unicamente la logica del profitto delle case farmaceutiche», hanno spiegato Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia e Rosella Miccio, presidente di Emergency -. «BioNTech, l’azienda tedesca partner di Pfizer, ha venduto solo l’1% del suo export nei Paesi africani. Allo stesso tempo, fino ad oggi l’Ue sotto la spinta della Germania, si oppone con maggiore forza alla proposta di sospensione dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini Covid, avanzata da India e Sud Africa all’Organizzazione Mondiale del Commercio con il sostegno dell’Unione africana e di oltre 100 Paesi. Un passo che, se accompagnato dalla condivisione di tecnologie e know-how, consentirebbe la libera produzione di vaccini, test e cure, bloccando lo sviluppo di nuove varianti del virus».
Difficile che nel vertice che si apre oggi i leader europei e quelli africani possano raggiungere un accordo sui vaccini. Fino a oggi l’impegno europeo si è basato soprattutto su promesse non mantenute, come quella fatta la scorsa estate dal presidente francese Emmanuel Macron che si disse favorevole alla proposta di sospensione dei brevetti sui vaccini senza però dare seguito all’impegno assunto.
«L’Ue sostiene di promuovere una partnership tra pari con l’Unione Africana, eppure sta gettando più dosi di vaccino di quante ne stiano donando a noi, continuando a bloccare la sospensione dei brevetti che ci consentirebbe di produrne autonomamente. Cosa c’è di paritario in questo?» ha denunciato Sani Baba Mohammed, segretario regionale per l’Africa e il Medio Oriente del Public Services International.

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