SOCIETA

Governo, stretta sui negozi in cui si entra senza pass

REGIONI, SEMPLIFICARE LE MISURE ANTI COVID PER I VACCINATI
ADRIANA POLLICEITALIA

Riunione tecnica ieri a Palazzo Chigi sul prossimo Dpcm che dovrà dettagliare i servizi per cui sarà richiesto il green pass e il super green pass (come stabilito dal dl del 5 gennaio). I ministri coinvolti (Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione e Sviluppo) hanno trovato un’intesa di massima dopo lo stallo provocato dal leghista Giorgetti, che avrebbe voluto allungare di molto la lista di negozi in cui entrare senza pass. L’accordo prevede l’ingresso libero negli alimentari, sanitari e luoghi di giustizia (come le caserme per sporgere denuncia). A questi si aggiungeranno esercizi all’aperto: edicole, mercati rionali, ambulanti e benzinai. Tra le questioni aperte l’accesso ai supermercati dei centri commerciali ma non agli altri negozi. La firma del Dpcm dovrebbe avvenire entro domani.

L’ALTRO TAVOLO di discussione è con le regioni per rivedere le norme anti Covid. Il sottosegretario alla Salute Costa ieri si è sbilanciato: «Sull’Italia a colori una riflessione può essere fatta davanti a un 90% di vaccinati». Sulle scuole: «Basta con i tamponi per chi è asintomatico: si resta in classe anche se la regione finisce in zona rossa e si mandano in dad solo gli studenti non vaccinati». E sul bollettino giornaliero: «È destinato a cambiare, credo si tratti più di una scelta politica che scientifica». Entro la settimana potrebbe riunirsi il tavolo tra rappresentanti delle regioni e tecnici del ministero, un primo step per raccogliere le proposte dei territori, lasciare che i dati sulla pandemia si consolidino (verificando quindi se siamo in vista della discesa) e poi decidere su cambi di strategia. Il ligure Toti «il paese è diviso tra vaccinati e non, i colori sono una vestigia del tempo che fu». La zona gialla ad esempio impone come unico cambiamento la mascherina all’aperto. In arancione le restrizioni aggiuntive sono solo per i non vaccinati: oltre ai luoghi in cui non hanno accesso con ogni colore perché privi di super pass, non possono uscire dal comune di residenza se non per necessità. A fare la differenza è la carta verde ma l’orientamento per adesso è tenere le zone fino a che vige lo stato d’emergenza.

IL VENETO ZAIA insiste sulla definizione di caso Covid (ma su questo è già arrivato lo stop): «È l’aspetto principale che va affrontato, quindi il tema dei tamponi per la fine dell’isolamento. I positivi per caso in ospedale ci fanno passare di colore per cui la modifica del conteggio deve essere immediata». Sulla stessa linea il presidente dell’Emilia Romagna, Bonaccini, che sulla semplificazione si è smarcato dal governo introducendo da domani la piattaforma per l’autotesting: chi ha fatto la terza dose farà un test rapido in proprio caricando il risultato sul fascicolo sanitario elettronico, semplificando le procedure di isolamento e guarigione.

TRA LE RICHIESTE, un’ulteriore semplificazione delle regole sull’isolamento per i soggetti contagiati ma vaccinati da meno di 120 giorni o boosterati e asintomatici: il periodo è stato ridotto da 10 a 7 giorni, i presidenti vorrebbero che fosse portato a 5 (come negli Usa) e senza tampone finale. Ma dal Cts Fabio Ciciliano frena: «Bisogna controllare il numero dei contagi, 5 giorni per 'liberare' gli asintomatici sono pochi, non è percorribile». Il Lazio vorrebbe che non fosse sospeso il green pass ai positivi asintomatici con booster. La distinzione tra positivi al virus e malati di Covid nel bollettino delle ospedalizzazioni potrebbe essere accolta dal governo, «al massimo entro un paio di settimane» ha annunciato il sottosegretario Sileri.

I NUOVI CASI Covid ieri sono stati 83.403 (contro i 101.762 di lunedì scorso) su 541.298 tamponi. Tasso di positività al 15,4%, i decessi 287. Nelle terapie intensive 26 pazienti in più per un totale di 1.717, i ricoveri ordinari sono stati 509 in più, 19.228 in tutto; 2.532.333 i pazienti in isolamento domiciliare. La regione con più casi è stata l’Emilia Romagna (11.189) seguita da Lombardia (9.883) e Piemonte (9.564). L’occupazione media nelle aree mediche è cresciuta al 29%, stabile nelle terapie intensive al 18%.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it