SOCIETA

Il Novavax passa l’esame dell’Ema

ANDREA CAPOCCIusa

L’Agenzia Europea del Farmaco ha approvato il vaccino Nuvaxovid prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax, il quinto ora disponibile nell’Unione europea. Si tratta di un vaccino in due dosi a proteina ricombinante, un principio diverso rispetto a quelli sfruttati dai vaccini a mRna o a vettore virale già autorizzati. Il Nuvaxovid, infatti, espone le cellule dell’organismo direttamente alla proteina spike del coronavirus insieme ad un adiuvante che aumenta la risposta immunitaria. Si tratta di una tecnologia collaudata e già utilizzata per altri vaccini in commercio, che non desta problemi di sicurezza anche nella somministrazione sui bambini. La concezione del vaccino Novavax è simile a quella del Soberana 02, il vaccino cubano che è già stato somministrato su tutta la popolazione dell’isola caraibica, bambini compresi, con ottimi risultati di sicurezza e di efficacia. Nei trial clinici pubblicati sul «New England Journal of Medicine», il vaccino Novavax ha dimostrato un’efficacia vicina al 90%. Ma i test si sono svolti quando le varianti dominanti erano diverse dalla Omicron e non è ancora nota la sua capacità di neutralizzare il nuovo ceppo virale, né come vaccinazione primaria né come booster. Secondo gli accordi già firmati, l’Ue dovrebbe ricevere appena 27 milioni di dosi nel primo trimestre del 2022. In Italia, consentiranno l’immunizzazione di circa 1,7 milioni di persone. Entro il 2023, l’Ue riceverà circa 200 milioni di dosi (26 per l’Italia).
(an. cap.)

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