Il conflitto impatta su una situazione già complicata, come testimonia il rapporto del Piano alimentare mondiale (Pam) che a giugno dello scorso anno definiva vulnerabile la situazione nei campi, con il 77% dei rifugiati bisognosi di assistenza: «Secondo un nostro studio - dice Buhubeini Yahia, presidente della Media Luna Roja Saharaui che fornisce aiuti ai rifugiati dei campi - quel valore oggi è salito al 90%. Con la guerra c’è una carenza considerevole di risorse, abbiamo utilizzato i prodotti stoccati per le urgenze ma sono praticamente esauriti, non abbiamo più né riso né farina». Yahia si dice preoccupato ora per i quasi 5 mila rifugiati in arrivo dai territori liberati. «A soffrire maggiormente dello squilibrio alimentare - conclude - sono le donne in gravidanza e nel post partum, in cui abbiamo riscontrato consistenti problemi di anemia».
(g.d.)