VISIONI

Yoshihide Suga e la passione per i pancake

Maboroshi
MATTEO BOSCAROLGIAPPONE

Frasi dimenticate, gaffe imperdonabili e una gestione dell’emergenza pandemica che ne ha dimostrato l'inadeguatezza politica, negli ultimi mesi hanno fatto sprofondare l’immagine e la fiducia nel primo ministro giapponese Yoshihide Suga. Presidente del Partito Liberal Democratico ed eletto a capo del governo lo scorso 16 settembre, come successore del dimissionario Shinzo Abe, Suga ha al momento attuale, secondo un sondaggio effettuato dall’agenzia stampa Kyodo News, un tasso di approvazione del 31,8 per cento e il 65,1 per cento degli intervistati non vuole che rimanga al suo posto. Non solo durante il discorso all’annuale cerimonia in memoria della tragedia di Hiroshima ha, per sbaglio, saltato e non letto delle pagine che esprimevano la volontà di creare un mondo senza armi nucleari, e due giorni fa annunciato, ancora per errore, che «la diffusione del Covid in Giappone è una nostra priorità», ma si è dimostrato decisamente non all’altezza del difficile compito di salvaguardare la popolazione dall’aumento dei contagi. Il compito è innegabilmente difficile, ma Suga ed il suo governo hanno concentrato gli sforzi organizzativi e mediatici verso i giochi Olimpici, tacendo anche di contagi della variante Lambda scoperta il giorno stesso dell’apertura dell’evento e, cosa ancora più grave, hanno dimostrando di non essere in sintonia con la maggior parte dei giapponesi.

È da qualche settimana nelle sale dell’arcipelago un documentario che satirizza su Suga e sulla sua ascesa al potere, mettendone in risalto il modo poco pulito di fare politica e di trattare con giornali e televisioni, caratteristica che possedevano anche molti dei suoi predecessori a dire il vero. Pankeki o dokumi suru (Assaggia i pancake per vedere se sono avvelenati), questo il titolo del lavoro, attraverso interviste con giornalisti, esperti e persino colleghi del Partito Liberal Democratico, tratteggia una figura che spesso ha usato i media come arma di distrazione di massa per il suo tornaconto. Basti ricordare come all’inizio della sua avventura come primo ministro più volte era stato venduto come l’uomo del popolo in quanto cresciuto nella campagna di Akita, cosa che poi si è rivelata falsa. Il titolo è preso da una curiosa conferenza stampa avvenuta lo scorso autunno che invece di essere organizzata nei soliti luoghi ufficiali, fu presentata come una colazione a base di pancake, uno dei piatti preferiti dal primo ministro. Già prima di essere distribuito nelle sale, il documentario aveva già fatto parlare di sé quando l’account ufficiale era stato sospeso da Twitter, regista e produttori avevano protestato per la censura, ma secondo la piattaforma statunitense si era trattato solo di un errore dovuto ad un algoritmo.
nnn

Il film è prodotto da Mitsunobu Kawamura e diretto da Taketo Uchiyama, negli anni novanta membro del TV Man Union, la prima casa di produzione indipendente per il piccolo schermo nell’arcipelago che, fra le altre cose, lanciò la carriera di Hirokazu Kore’eda. Kawamura inoltre, nel 2019 aveva prodotto un altro film fortemente politico come Shinbun kisha (The Journalist), un importante lungometraggio di finzione, basato però su un libro-reportage della giornalista Isoko Mochizuki, spina nel fianco del governo Abe prima e ora di quello Suga. Secondo le dichiarazioni di Kawamura, Pankeki o dokumi suru è un documentario che vuole scuotere le coscienze degli spettatori e mostrare l’inettitudine di Suga e del suo governo, ma non con uno stile pesante e didascalico, ma piuttosto in modo satirico e a volte comico, il film si avvale infatti anche di inserti animati.

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