VISIONI

«A casa» sotto la tempesta: migranti nella Grecia di Tsipras

IL DRAMMA IN UN GRAPHIC NOVEL DI SANDRINE MARTIN
ANDREA VOGLINOgrecia

Come può essere la vita quotidiana di un profugo siriano in un Paese di prima accoglienza? Le fredde statistiche sui flussi migratori verso la Grecia non raccontano tutto: il quadro, che tra 2019 e 2020 era arrivato a contare punte di oltre 400 arrivi al giorno, in era Covid mostra un calo robusto. Ma per chi tenta la scalata dalla Turchia verso l’Europa la situazione resta preoccupante. In un approfondimento datato 8 giugno 2021, Infomigrants.net riporta una dichiarazione del governo ellenico, tetragono nella sua volontà di rispedire al mittente tutti i richiedenti asilo. Nonostante le deportazioni, la Piccola patria del «democratico» Erdogan è considerata un Paese sicuro, e tanto deve bastare: la nuova politica restrittiva decantata dal ministro Notis Mitarakis punta a costituire «Un grande passo per la battaglia contro l’immigrazione illegale e le attività illecite dei trafficanti». Nel frattempo, per le migliaia di profughi distribuiti nei centri di accoglienza temporanea la vita continua come può.
IL FUMETTO aveva già affrontato temi analoghi in Salvezza di Rizzo e Bonaccorso o ancora nel corposo Non stancarti di andare di Radice e Turconi. Ora però arriva sugli scaffali un graphic novel che alza ulteriormente l’asticella del genere combinando giornalismo grafico, cooperazione internazionale e antropologia culturale. A casa (Tunué, pp. 208, € 17,50) è ispirato al progetto «Eu Border Care», condotto per analizzare e confrontare le politiche di assistenza alla maternità tra i migranti privi di documenti nei principali snodi dei flussi migratori. Nel corso del tempo, da questa ricerca etnografica è nato un fumetto scritto e disegnato dall’autrice parigina e collaboratrice di «Libé» Sandrine Martin. Il primo embrione del libro è il Webcomic Expecting (In dolce attesa), disponibile on line in lingua inglese al link www.erccomics.com/comics/expecting. Poi, il progetto nato dalla sensibilità dell’antropologa dell’European Research Council e dell’Università di Bologna Vanessa Grotto è ripreso sotto le insegne di Casterman fino ad assumere forma e foliazione definitiva.
IL CUORE PULSANTE del racconto resta l’esperienza-simbolo di 5 diverse donne siriane confluite nel personaggio fittizio di Mona. Seguiamo la giovane fuggita dalla Siria verso la Germania insieme al marito Suleiman con un vaso di melanzane ripiene nello zaino e un figlio in grembo. Ma nel corso della vicenda, la sua storia – dal drammatico viaggio in gommone verso l’Isola di Lesbo, al centro di prima accoglienza, fino al trasloco in un CPT vicino all’Aeroporto di Atene, alle richieste d’asilo infruttuose – finisce casualmente per intrecciarsi con quella più «banale ma altrettanto atroce di una famiglia ellenica che nello stesso periodo vive sulla propria pelle gli effetti dei «compiti a casa imposti al governo Tsipras dalla Troika. Come in un’immagine riflessa, a fare da contraltare alle peripezie quotidiane di Mona provvedono quelle di Monika, l’ostetrica greca messa a disposizione delle migranti dai servizi sociali: un figlio piccolo, uno stipendio magro e un marito disoccupato in procinto di sottoporsi a un colloquio di lavoro a Monaco di Baviera perché a spasso da troppo tempo.
Per i protagonisti della vicenda, la «Casa» evocata nel titolo è un miraggio che non scolora nemmeno in un lieto fine dal sapore deciso e tutt’altro che consolatorio. Un’ottima alternativa a tutto lo storytelling istituzionale sulla «solidarietà» e un libro assolutamente necessario, scritto e disegnato magistralmente e molto «politico» nell’accezione più nobile del termine.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it