CULTURA

Laterza compie 120 anni nel segno della cultura e della coscienza civile

EDITORIA
REDAZIONEITALIA

L’atto fondativo è segnalato da un evento: la lettera-manifesto con cui Giovanni Laterza annuncia a Bari la nascita della casa editrice il 10 maggio del 1901. Si tratta della naturale prosecuzione dell’attività della libreria e della tipografia di famiglia, ma soprattutto dell’inizio di una nuova sfida all’insegna di un progetto ambizioso: «rendere la nostra Bari nota tra le altre città d’Italia non solo come emporio industriale e commerciale ma anche come centro di cultura» e avviare un’iniziativa editoriale che raccolga «quanto di meglio si produca letterariamente e scientificamente, nelle Puglie e fuori, quanto cioè possa valere alla diffusione della cultura moderna». Cento venti anni più tardi, mentre si appresta a celebrare l’anniversario del prossimo lunedì con la pubblicazione del catalogo storico aggiornato fino al 2020, che sarà in libreria a partire dal 20 maggio, la casa editrice conferma come l’orizzonte cui si guardava all’epoca non ha fatto che ampliarsi di continuo, confermando questa realtà come una delle più attive sul fronte della cultura come del contributo alla costruzione di una coscienza civile nel Paese. Nel vasto catalogo dell’editore si specchiano infatti molti degli interrogativi che hanno accompagnato la storia nazionale prima e quella globale poi, lungo un arco temporale e tematico che va idealmente da Benedetto Croce a Zygmunt Bauman, e fino alle nuove sfide culturali e sociali sorte grazie alle successive rivoluzioni tecnologiche e all’apparire del «post-umano».

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