SOCIETA

Tocca agli over 50. Figliuolo assicura: «In 5 giorni tutti gli anziani immunizzati»

CAMPAGNA VACCINALE, DA LUNEDÌ NUOVO STEP
ADRIANA POLLICEITALIA

«Da lunedì prossimo partiranno le prenotazioni in tutta Italia per le vaccinazioni degli over 50, dunque per tutti coloro che sono nati fino al 1971. Bisogna mettere in sicurezza gli over 65 e poi aprire a tutte le classi e a chi rappresenta l’apparato produttivo del settore turistico»: sono le nuove disposizioni impartite ieri dal commissario straordinario Figliuolo. «Si tratterà di un’apertura graduale - ha spiegato - resa possibile dal buon andamento delle somministrazioni su scala nazionale delle categorie prioritarie, over 80 e fragili. Entro 5 giorni tutte le regioni avranno completato l’immunizzazione dei più anziani».
Anche nel caso dei cinquantenni c’è chi si è mosso prima: Lazio e Campania hanno già avviato le somministrazioni, la Sicilia ha aperto le prenotazioni. Ieri pomeriggio risultavano somministrate 22.300.567 di dosi (in 6.688.864 hanno completato il ciclo). A fare la parte del leone Pfizer con 17.796.870 dosi, 6.565.080 di Astrazeneca (1,8 milioni ancora ferme nei frigo), 2.217.900 di Moderna e appena 336.800 di Johnson&Johnson. Entro la fine del mese arriveranno circa 17 milioni di dosi, a giugno sono attese forniture più consistenti che dovrebbero permetter le somministrazioni nelle aziende. Il 29 e il 30 aprile abbiamo raggiunto le 500mila dosi effettuate in un giorno ma è un ritmo che poi non abbiamo tenuto, mercoledì ad esempio ci siamo fermati a 447.864.
Sono stati 11.807 i nuovi casi Covid ieri su 324.640 test. Il tasso di positività è salito al 3,6%. I decessi sono stati 258. Cala ancora la pressione sugli ospedali: i ricoveri ordinari sono 16.867, con un decremento di 653 unità; i pazienti in terapia intensiva sono 2.308 (meno 60); in isolamento domiciliare 383.627 persone. La regione con il maggior numero di nuovi positivi è stata la Lombardia (2.151) seguita da Campania (1.503), Sicilia (1.202) e Lazio (1.007). Solo 4 regioni superano il limite del 30% di occupazione in terapia intensiva: Lombardia (37%), Marche (32%), Toscana (38%) e Puglia (33%). La fondazione Gimbe avverte: «Scendono tutti i numeri, ma s’intravedono segnali precoci di aumento della circolazione del virus, tra cui il rialzo dei contagi in età scolare. In un’Italia quasi tutta gialla, i comportamenti individuali rimangono l’arma fondamentale per arginare i contagi».
Per aumentare la percentuale di popolazione che ha ricevuto almeno una dose il governo, recependo le indicazioni del Cts, ha deciso di posticipare il richiamo di Pfizer e Moderna a 42 giorni: la mossa consentirebbe di immunizzare circa 3,5 milioni di persone in più a maggio. Ma non tutti sono convinti. La Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi avverte: «La seconda dose va fatta entro 21 giorni ai più fragili. Nei pazienti oncologici va rispettato l’intervallo di tre settimane perché non sviluppano una adeguata risposta anticorpale dopo la prima somministrazione».
Poi c’è il tema delle visite dei parenti nelle Rsa: «La volontà del governo è sbloccare il lockdown degli affetti, sia Speranza che il Cts stanno creando le condizioni per poter dare una risposta positiva in tempi veloci» ha spiegato la ministra Gelmini. La Puglia è già partita con le visite negli ospedali: ieri il primo accesso di un familiare in terapia intensiva Covid del Policlinico di Bari con tuta, doppio guanto, mascherina ffp3 e occhiali di protezione. Il coordinatore infermieristico del reparto ha aiutato nella fase di vestizione. La regione ha approvato il 4 maggio la legge «per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra i pazienti in condizioni critiche e i familiari».
La Campania, invece, ha annunciato un’ordinanza per l’accesso nelle Rsa «nel rispetto delle misure di sicurezza fondamentali ai visitatori che comprovino di aver completato la vaccinazione».
a. po.

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