POLITICA

Controllo sull’emergenza, il parlamento ora si muove

PRIMO SÌ ALLA BICAMERALE
ANDREA FABOZZIITALIA/ROMA

Prende forma la Commissione bicamerale che, quando sono passati già sedici mesi dall’inizio dello stato di emergenza, dovrà garantire al parlamento quel controllo sugli atti del governo nel contrasto al Covid-19 che fin qui è stato assai faticoso e limitato.
La commissione affari costituzionali del senato ha approvato ieri, con il solo voto contrario di Fratelli d’Italia, il disegno di legge che istituisce una bicamerale di dieci senatori e dieci deputati, con un presidente eletto ad ampia maggioranza (due terzi). Le dovranno essere trasmessi, prima di essere approvati, tutti i provvedimenti del governo non aventi forza di legge come Dpcm, ordinanze del ministero della salute, provvedimenti del commissario straordinario adottati per combattere la pandemia. La bicamerale avrà due giorni di tempo per esprimere il suo parere sul quale il governo o il commissario dovranno dare conto del loro orientamento. È prevista anche una procedura ancora più rapida per i casi urgenti. La commissione può svolgere indagini conoscitive sull’andamento della pandemia e della campagna vaccinale e può chiamare in audizione il presidente del Consiglio, i ministri e i commissari. Il presidente della commissione affari costituzionali, anche relatore del disegno di legge, Dario Parrini (Pd) ha espresso «grande soddisfazione per il fatto che sia giunto costruttivamente in porto un serio e approfondito percorso di riflessione su come valorizzare in fasi emergenziali le prerogative delle camere e il protagonismo del parlamento».
Il voto di ieri è arrivato dopo un lungo ciclo di audizioni che hanno sconsigliato di seguire la strada, mesi fa indicata dalle presidenze di camera e senato, della conferenza dei capigruppo unificata, poco adatta a funzioni di controllo. Il disegno di legge che istituisce la bicamerale dovrà essere adesso approvato dall’aula del senato (non è stato ancora calendarizzato) per poi passare all’esame della camera. Lo stato di emergenza per il Covid-19 scade il 31 luglio ma già si parla di un’altra proroga.

a. fab.

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