COMMUNITY

LE LETTERE

AA. VV.ITALIA

Grazie per Luciano Del Sette
Cari amici del manifesto,
grazie per il sentimento e la partecipazione con cui siete stati accanto a Luciano Del Sette, e a me, in questi giorni così difficili e bui. Grazie per l’amicizia e l’amore con cui l’avete salutato dalle pagine del “suo” giornale, che era la sua vita. Luciano teneva appeso in studio un foglio dattiloscritto, recuperato dalla storica sede di via Tomacelli. È un foglio dai bordi bruciacchiati con su scritto: “I redattori/trici e i compagni/e sono pregati di spegnere i loro computer quando vanno via e la luce della stanza, perché Il portiere di notte è anche un bel film, ma non ancora un ruolo attribuito a qualcuno”. Luciano era uno che le luci non le spegneva, nemmeno quando andava via. Ne lasciava sempre una piccola accesa: “Così, quando torno, c’è qualcuno che mi aspetta”. Delle tante luci accese col suo lavoro e il suo contagioso entusiasmo per la vita, quella del manifesto e dei suoi lettori è senza dubbio la più calda e amata.
Roberta Vozza


Un modello sbagliato
Il keynesismo non è radicalismo, ma economia di guerra. E in questa guerra per l'industria (la sua libertà, il nostro dominio) che si prepara oltreoceano, Biden sarà pure il nostro comandante, ma mai il nostro amico.
Valerio Cordiner


Il coprifuoco che non c'è
Ho letto come sempre con molto interesse l'articolo di Marco Bascetta "La guerra dei bottoni sull'ora in più", ma non riesco a condividerne l'intero pensiero. Sono d'accordo con lui quando parla di sottrazione dello spazio pubblico e della fruibilità degli spazi all'aperto, ma non condivido che questo sia tutto riconducibile all'orario del coprifuoco imposto ormai da diverso tempo. Le persone che vivono la notte, la vivono a prescindere dell'apertura o chiusura dei locali. Ricordo nelle mie serate da ragazza che incontravo personaggi incredibili che uscivano proprio con il favore delle tenebre e che di giorno non avrei mai potuto incontrare. E' questo il bello della notte! Mi piace uscire la sera, mi piace farlo con gli amici, ma mi rendo anche conto che la notte, rispetto al giorno, offre maggiori possibilità di fare un po' quello che ci pare. Il buio ci nasconde, ci protegge da occhi indiscreti e ci permette di muoverci con maggiore libertà. Ma è proprio questa libertà che non siamo capaci di amministrare. Lo dimostrano i numerosi episodi di risse, assembramenti e quant'altro accaduti quando la briglia si è allentata. Se quella dei nottambuli è l'unica libertà che ci interessa non credo siamo proprio su una buona strada. Di libertà nel corso di questi ultimi decenni ce ne sono state sottratte molte, anche più importanti e vitali per ogni essere umano e lo hanno fatto quasi nel totale silenzio delle persone, che in nome della sicurezza si sono visti militarizzare le strade delle nostre città, ci è stata inoculata la paura dell'altro o del diverso e in molte occasioni ci è stato consigliato di restare a casa. Già, la paura. All'inizio di questa pandemia la paura era tantissima, soprattutto di morire e ci ha tenuti chiusi in casa in attesa che il peggio passasse. Oggi la paura non ce l'abbiamo più, eppure la paura, una sana paura, contrariamente al panico, è salutare. Ci rende vigili, attenti e capaci anche di evitare il pericolo. Non credo che spostare avanti le lancette dell'orologio di un'ora per il coprifuoco sia così rilevante. (...)
Invidio chi può uscire tutte le sere per cenare nei ristoranti o semplicemente a farsi uno "Spritz", un po' perché evidentemente hanno tempo da spendere che io non ho e inoltre perché dispongono di risorse economiche che, in questo momento così difficile per il lavoro, io non posso utilizzare. Personalmente vorrei un maggiore impegno e interesse per quello che verrà fatto con il Recovery Plan(...) Un esempio di quello che potrebbe succedere se non sappiamo amministrare bene queste nuove riaperture è la Sardegna. Ancora non ho capito come ha fatto a passare in poche settimane da regione bianca a regione rossa! Da far saltare tutti sulle sedie! Invece non ha scosso nessuno...
Tiziana Pompili, Roma

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it