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LE LETTERE

AA. VV.ITALIA

Ottimo Micaela Bongi, ma «magnate chansonnier» troppo bonario
Condivido in toto l’editoriale a firma di Micaela Bongi, dedicato a commentare la brutta sortita del "padre padrone" Beppe Grillo. Non riesco però a tacere il mio dissenso per l’oggettivamente bonaria definizione di "magnate chansonnier", riservata a Berlusconi. Al di là di come lo battezzava Grillo, con Berlusconi sul ponte di comando è arrivata una figura opaca e pericolosa per la democrazia in Italia, non va mai dimenticato, tanto più oggi che viene ancora riverito e ricevuto con onore dalla massime Autorità dello Stato.
Vittorio Melandri


Dopo l’esecrabile Grillo appello alle madri
Dopo l’esecrabile e tristissimo spettacolo del comico politico che di comico non ha più nulla, ma di politico sì, dove in nome del padre attacca la giustizia per aver osato rinviare il figlio a giudizio per stupro di gruppo, vorrei dire a tutte le madri del mondo: uniamoci!
Uniamoci non solo per stare al fianco di quella ragazza che affronterà un processo per affermare la sua verità, ma anche per educare i nostri figli maschi ad essere persone e cittadini. Uniamoci per educarli ad avere relazioni sane e consapevoli con qualsiasi essere umano e di qualsiasi genere, ad assumersi la piena responsabilità dei loro comportamenti, anche quelli sessuali, a non rimanere mai indifferenti di fronte alla violenza e alla sofferenza. Uniamoci per contrastare il maschilismo in tutte le sue forme che si annida nei nostri compagni, fratelli, figli, e a volte anche in noi stesse. Se i padri ci seguono, bene. Ma sta a noi aprire la strada e non vacillare, nemmeno e soprattutto fra le mura di casa.
Maria Masella


Minneapolis, giustizia non è ancora fatta
Caro Manifesto, a Minneapolis hanno condannato il poliziotto assassino solo per paura delle sommosse di protesta. Ma i neri vengono ancora puntualmente uccisi dalla polizia. Uno è morto poco prima della lettura della sentenza. Mi pare evidente che giustizia non è ancora fatta, e che serviranno molte altre manifestazioni.
Mariano Guzzini, Ancona


Governo e pandemia, perseverare è diabolico
"Sbagliare è umano, perseverare è diabolico". A farmi tornare in mente questo vecchio adagio sono state le ultime decisioni del governo sulle prossime riaperture. Tutti ci ricordiamo di come, poco meno di un anno fa, vennero abbandonate molte misure prudenziali con il risultato di ritrovarci in autunno in una situazione gravissima, dalla quale ancora non siamo usciti: migliaia di nuovi infettati e centinaia di deceduti al giorno. Adesso, con una percentuale di vaccinati ancora molto bassa, stiamo commettendo lo stesso sbaglio, stiamo ricommettendo il medesimo errore di un anno fa, con l’aggravante che questa volta sappiamo quali conseguenze possa portare una tale, scellerata, scelta. Era necessario attendere che la copertura Vaccinale avesse raggiunto una fetta maggioritaria della popolazione e soltanto dopo riaprire (con prudenza). Invece si è scelto di accontentare la piazza e
quelle forze politiche che cavalvano il malcontento
senza curarsi dell’opinione contraria della comunità scientifica. C’è il serio rischio di ritrovarci, tra poche settimane, di nuovo in mezzo ad un disastro. Se così sarà (speriamo di no), chi pagherà per le sofferenze e le morti che ne conseguiranno?
Mauro Chiostri


Molestie, i gatti non c’entrano, bravissima Mariangela Mianiti
Bravissima davvero Mariangela Mianiti per l’articolo "Il povero gatto non c’entra con le molestie di strada". Ci siamo confrontate sull’uso del linguaggio che chiama in causa gli animali per svariate nefandezze e mi fa molto piacere leggere il suo articolo che rispecchia il mio pensiero.
Paola Re

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