Sbarcato al Lido con l’attore Joaquin Phoenix, il regista Todd Phillips parla di «Joker», appena presentato in concorso: «Ha un tono diverso rispetto ai miei titoli precedenti. È molto influenzato dagli anni ’70 e dal cinema di allora ma un film così lo fai solo se incontri un attore fantastico come Joaquin». E proprio l’attore americano spiega: «Per me l’attrattiva del personaggio era legata proprio al fatto che è complicato definirlo. Cercavo di identificare alcuni lati della sua personalità poi facevo un passo indietro. Volevo che rimanesse un’aura di mistero, ma durante le riprese era come se scoprissimo continuamente nuovi lati della sua personalità. È accaduto fino all’ultimo giorno di set. Per il mio Joker non mi sono riferito a nessun’altro degli altri attori che lo avevano interpretato in precedenza. Questo Joker era semplicemente nostro». Phillips ha poi precisato: «Joker è un uomo che cerca la propria identità e diventa casualmente un simbolo. Il nostro Joker è in cerca di approvazione, pensa di esser nato per far divertire gli altri. Ma purtroppo prende decisioni errate che lo trasformano in un simbolo sbagliato».
S.Nu.