VISIONI

Contaminazioni ai bordi di periferia

URBAN POP
LUCA PAKAROVITALIA

L’artista torinese Epoque (1992) arriva in Virgin Records dal mondo indipendente e ora esce con il singolo Boss (io & te). La cosa che subito salta all’orecchio è che siamo al cospetto di un brano dal carattere (e la stoffa) internazionale, che non stupirebbe se uscisse dai canali di una radio francese o belga. Epoque (all’anagrafe Janine Tshela Nzua) è nata in Italia ma è di origine congolese, e sfrutta tutto il suo potenziale multiculturale con un mix di lingue (oltre all’italiano, il francese e il lingala), di suoni afro contemporanei contaminati dall’urban, dall’house e dall’hip hop, esprimendo la volontà di uscire dai confini nazionali.
AD ACCOMPAGNARLA le sonorità afropop del producer/dj Gek (Torino) che compatta un pezzo radiofonico e ballabile. I suoi testi (conscious) narrano di temi sociali, qui racconta di quei giovani che crescono in quartieri difficili e devono combattere per una vita normale, la stessa Epoque dice: «Volevo parlare di tutte quelle ragazze e quei ragazzi che crescono più in fretta degli altri, lasciano la scuola per lavorare, sacrificano l’adolescenza per diventare adulti».

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