VISIONI

«Saturno contro la terra», il Gronchi rosa del fumetto italiano

RISTAMPA PER LE STORICHE E INTROVABILI TAVOLE
ANDREA VOGLINOITALIA

Centocinquanta euro valgono bene Saturno contro la Terra, “Gronchi rosa” del fumetto italiano, di nuovo disponibile in tiratura limitata dopo oltre mezzo secolo di assenza. La storia leggendaria della serie ci riporta al 1936. Vittorio Emanuele III ha assunto il titolo di «Imperatore d’Etiopia», Ciano e Von Ribbentropp se l’intendono e la Fiat «Topolino» squittisce per le strade. Gli eroi di carta spopolano anche in edicola. Lasciata la Disney a Mondadori, Giuseppe Nerbini apre «L’Avventuroso» e seduce i lettori con Mandrake, L’Uomo Mascherato e Flash Gordon. Che fare? In Piazza Duse scatta la contromossa: se la fantascienza «va», tanto vale inventarsi qualcosa d’inedito. È così che su «I Tre Porcellini» n. 93 del 31 dicembre 1936 debutta il fumetto ideato da Cesare Zavattini, scritto da Federico Pedrocchi e disegnato da Giovanni Scolari. L’epico duello tra i terrestri e i saturniani fa sensazione, ma la guerra vera è più forte di quella tra i Pianeti e nel 1945 si porta via anche Pedrocchi. Per leggere tutti e 7 gli episodi, bisognerà aspettare il ’47. Intanto, la lotta senza quartiere fra lo scienziato Marcus e il suo assistente Ciro e i giganti dall’iconico cappuccio crestato capitanati dal tiranno Rebo influenza una generazione di autori e lettori.
ARRIVANO EDIZIONI francesi e americane e omaggi come quello del cartoonist ligure Luciano Bottaro, che nel 1960 resuscita Rebo in «Paperino e il razzo interplanetario». L’ultima edizione «quasi» integrale è quella su «Almanacco di linus» 1969. Poi, un immeritato oblio interrotto da vari sfortunati tentativi di ristampa. Spiega Carlo Pedrocchi, erede biologico e spirituale dello sceneggiatore di «Saturno»: «Il primo a propormi una ristampa accurata è stato Daniele Tomasi, un piccolo editore sardo, ma il progetto non è andato in porto per vari imprevisti. Poi, sono arrivate altre proposte. Tutte, però, accomunate da un difetto fondamentale: mi escludevano dall’editing e dalla veste grafica». Come un’astronave, Pedrocchi tiene la rotta, irrobustisce la squadra con il figlio Graziano come art director e vince.
«L’OCCASIONE GIUSTA è arrivata con Luigi F. Bona, direttore dello Spazio WOW di Milano, e con Riccardo Mazzoni, titolare della Editrice Excalibur. Con loro abbiamo finalmente realizzato il volume come lo volevamo». E quindi, scansione e certosina «ripulitura» digitale di 187 tavole dai vecchi «giornalini», più sintonia fine di montaggio e attribuzione balloon. Tra gli imprevisti, anche un tesoro: «C’erano buchi narrativi inspiegabili, per un autore esperto come mio padre. Andando a fondo, ho scoperto che erano saltate dieci tavole, per cui ho scritto una sceneggiatura “ad hoc” disegnata da Mauro Gariglio, bravissimo nel rifarsi a Scolari».
A completare il cartonato di 256 pagine, un vero e proprio scrigno cartaceo di contributi critici e materiali inediti come schizzi, bozzetti, foto e copertine in gran parte mai viste, per un libro-strenna che già da questo inizio 2021 si candida a diventare l’oggetto del desiderio di 300 fortunati collezionisti. Con ovvia soddisfazione di Carlo Pedrocchi. «Non ricordo di aver mai visto una riedizione di fumetti d’antiquariato così accurata nei dettagli tecnici e creativi. Mi crogiolo nella presunzione di essere il primo ad aver fatto un lavoro del genere e spero proprio che non salti fuori qualche dannato rompiscatole a smentirmi». Per i dettagli: www.saturnocontrolaterra.it

 

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