CULTURA

Nei giardini che coltivano lo stupore danzando liberi tra i colori di Pollock

ALBI
ARIANNA DI GENOVAITALIA

Fra le strenne di questo 2020 costellato di cupezza e incerti destini, c’è un gioioso libro a fisarmonica che intreccia la poesia («A volte sono sasso /a volte sono aliante/ ci sono parole bianche senza confini /parole di latte/ per i tuoi occhi bambini») alle immagini del mondo animale: è la nuova versione elegantemente a leporello, in edizione limitata, di Vorrei dirti di Cosetta Zanotti, con le bellissime illustrazioni di Lucia Scuderi (Fatatrac, pp. 45, euro 15,90). Non ha parole, invece, perché è un silent book arabescato dai disegni di Maike Neuendorff Il giardino dei sogni, albo pubblicato da Carthusia (euro 19,90): due piccoli fratelli e un gatto superano una soglia incantata e si trovano in un universo sconosciuto che promette molti segreti e altrettanti stupori, aggirandosi fra uccelli sgargianti e una natura allegramente abitata da cactus giganteschi. Architetta e paesaggista, l’autrice pone inoltrare i due protagonisti in un hortus conclusus, eden a cielo aperto che è sempre un viaggio iniziatico.
In questo scorcio di fine dell’infausto anno, il pianeta vegetale è molto gettonato (segno che il salto di specie del virus è stato un peccato tutto umano di hybris). Nel prezioso albo Voci dal mondo verde. Le piante si raccontano di Stefano Bordiglioni, con le illustrazioni di Irene Penazzi (Editorialescienza, pp. 96, euro 16,90), s’impara che la rosa di Gerico muore se disidratata ma rinasce nella stagione delle piogge, mentre la cicade giapponese ha sulle spalle ere geologiche e la indonesiana «strega della foresta» emana una puzza infestante che però attira gli insetti spazzini, così da impollinarli per bene. Il libro fa parte della serie realizzata dalla casa editrice con l’università di Padova per celebrare il suo antichissimo orto botanico, in vista degli 800 anni dell’ateneo (nel 2022).
Grandi spazi aperti, orizzonti infiniti e una natura incontaminata sono gli elementi che accolsero anche Jackson Pollock da bambino (viveva nel Wyoming, terra di Sioux e cowboy). Una volta diventato artista, conservò intatta la sua libertà di movimento su enormi tele che riempiva con balletti di colore, inaddomesticabili. E la biografia divertente che lo racconta - Jackson Pollock Dripping Dance, di Federica Chezzi e Angela Partenza, illustrato da Daniela Goffredo, per Maria Pacini Fazi Fondazione Ragghianti (pp. 52, euro 14) - riprende questo ampio respiro del corpo. Ai dipinti, infatti, bisogna poterci «camminare intorno, lavorare sui quattro lati, essere letteralmente nel quadro». 
A. DI GE.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it