VISIONI

Nell’antico pub la reale essenza del suono

ART ROCK
GIANLUCA DIANAgb

A Brighton, UK, dal 1870 al 2014 è esistito un pub chiamato The Rose Hill Tavern, convertito in un frequentato centro creativo di arti di vario genere della città, oltre che sede di una etichetta discografica pressochè omonima, la Rose Hill Records. La quale ha sede nel piano interrato, in cui è stato registrato l’esordio dei Chop Chop, formazione di art rock alquanto fuori dagli schemi. Si tratta di un disco dove entrano dentro suoni digitali e furori punk, melodie di provenienza jazz ed improvvisazioni rock degne dei Pixies più istrionici.
LA PROVENIENZA dei componenti della band rivela la molteplicità sonora di cui è portatrice: alcuni giungono da lunghe esperienze musicali teatrali e televisive, altri sono stati parte di gruppi come Death In Vegas e Crayola Lectern, mentre il frontman Xelàs Del Toro è un importante scrittore e poeta galiziano con una lunga esperienza teatrale alle spalle, comprovata dalla vittoria nel Peter Brook Ensemble Award nel 2010. La poliedricità dei percorsi vissuti dal quintetto si rintraccia in un album visionario ed entusiasmante, soprattutto in The Lark e This Is Not Your Home e So Real. 

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