C’è una differenza siderale tra il raccontare la propria storia e volerne imbastire una che sembra sempre sfuggirci, anche se la parola che si decide di adottare si dà del «tu»: così riflette Franco Rella nel suo ultimo libro, «Narrare. Tentativi di inventario» (Jaka Book, pp. 179, euro 20) in cui il proprio stare nel mondo viene interrogato, provocato e setacciato con cura attraverso letture, immagini e rappresentazioni che spaziano da Bataille a Melville, da Nietzsche a Blanchot e altri. Emergono i temi fondanti dell’impianto filosofico di Rella, eros violenza e morte fanno capolino su una storia incompiuta di cui l’autore mostra la struttura dolorosa e nuda.
al. pi.