VISIONI

«Colpa d’Alfredo», la prima volta rock di Blasco in alta definizione

MUSICA
STEFANO CRIPPAITALIA

Sotto un treno il comparto live, il settore musica le prova tutte per tenersi in vita. Passando anche per i cofanetti celebrativi, indirizzati a chi ancora mette le mani al portafoglio per acquistare supporti fisici e non affidarsi alle «gioie» dello stream e dai suoni compressi degli mp3. Vasco Rossi di fan ne ha parecchi e a loro è indirizzato questo nuovo capitolo - il terzo - che la Sony dedica al catalogo del cantautore di Zocca. Il 27 novembre tocca a Colpa d’Alfredo chiudere il trittico iniziato due anni fa con con il primo album ... Ma cosa vuoi che sia una canzone, seguito l’anno scorso da Non siamo mica gli americani.
IL TERZO disco è quello della svolta nei suoni, dal progressive al rock duro e puro, come racconta Maurizio Biancani, che ha effettuato i nuovi mastering riprendendo gli originali master del 1980: «Questo album rappresenta la svolta rock di Vasco, lo si sente dai suoni, dalle batterie crude quasi sempre riverberi, sentiamo Colpa d’alfredo, Alibi – uno dei pezzi che Vasco ama fare dal vivo- poi c’è l’introduzione come musicista di Maurizio Solieri che diventa il chitarrista effettivo della band. Prima era stato utilizzato in maniera sporadica». Tra le novità la copertina, con lo scatto originale di Mauro Balletti che nella prima stampa era finito come quarto di copertina: «Su quelle foto ci abbiamo lavorato un pomeriggio, dove tutto accade miracolosamente in maniera perfetta, dove le cose che tu hai in mente nascono quasi da sole. Mi ricordo che gli dicevo che assomigliava a Frank Sinatra...». Oltre al cd e al vinile Colpa d’Alfredo sarà disponibile anche in un lussuoso box in edizione limitata e numerata contenente gli stessi cd e vinile, un libro di 128 pagine scritto da Marco Mangiarotti e un link per il (bel) video di Anima fragile, realizzato dal regista Arturo Bertusi e dalla disegnatrice Rosanna Mezzanotte. Aspettando nel 2021 il nuovo album di inediti. 

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it