«Enzo Mari o della qualità politica dell’oggetto (1953-1973)» di Alessio Fransoni, per Postmedia books (pp.192, euro 19) è un saggio che indaga quel livello «pratico» del designer che è sempre intrecciato al piano ideologico e politico. Tanto che il lavoro di Mari può essere inteso come una verifica incessante del posizionamento dell’operatore estetico nell’ambito della società industriale avanzata. Da questa prospettiva la sua opera, tra i primi anni 50 ai primi 70, è la rappresentazione cristallina di uno spostamento del baricentro teorico ed estetico dal dettato tradizionale del «form follows function» all’idea corrispondente del «form follows process».