VISIONI

Drodesera cambia pelle, fra linguaggi e sperimentazione

FESTIVAL
NICOLETTA NOVELLOITALIA/DRO (TRENTO)

Drodesera cambia pelle e abbandona la forma festival per assumere quella di una programmazione che dura tutto l’anno con una curatela permanente ed allargata. ‘XL’ è la taglia forte con cui venerdì 17 luglio Centrale Fies ha aperto ad un pubblico contingentato le porte del suo nuovo essere in scena, non solo appuntamento estivo ma, come già da anni nel suo Dna, generatore di un lavoro di ricerca e progettazione artistica divenuti i Capitoli della nuova narrazione espansa fino a marzo 2021. Ma XL sono anche i 40 anni che si festeggiano dalla nascita di Drodesera, ospite nel castello ex-centrale idroelettrica di Fies.
«QUEST’ANNO il Covid ha funzionato da accelleratore naturale, spiega Barbara Boninsegna, direttrice artistica e fondatrice insieme a Dino Sommadossi, da subito abbiamo pensato a come poter dar vita alla nostra proposta e senza cedere ad una programmazione d’emergenza, abbiamo sviluppato l’idea che era già in atto di far esplodere la formula festivaliera per espandere ed aggregare tutti i progetti di un luogo di ricerca e produzione artistica vivo tutto l’anno come Centrale Fies.» Una sessione estiva che sotto la sigla di Hyperlocal ha riaperto i cancelli con quattro weekend, fino al 9 agosto, in cui le doppie repliche del venerdì e sabato permetteranno a circa 60 ospiti a serata di partecipare, a distanza di sicurezza ed en plein air, agli spettacoli di molti artisti. Dopo Anagoor, iil secondo fine settimana (24/25) porta in scena Chiara Bersani con Cordata , un’opera nata nelle prime giornate di lockdown, e Mali Weil in Forest Unlearning che esplora l’immaginario sotteso alla parola Forest. Info: www.centralefies.it/xl
/info@centralefies.it.

 

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