INTERNAZIONALE

Trump, giro di vite contro chi vandalizza le statue: 10 anni di carcere

LA DISCRIMINAZIONE AL CENTRO DELLE PRIMARIE DELLO STATO DI NEW YORK, IN CAMPO JAMAAL BOWMAN
MARINA CATUCCIUSA

Mentre a Seattle la sindaca Jenny Durkan ha annunciato che le forze dell’ordine torneranno «pacificamente e con gradualità» nel distretto che dall’8 giugno è controllato dai manifestanti di Black Lives Matter, Washington Dc ha visto il tentativo di far nascere un esperimento analogo di occupazione.
Usando recinzioni e barricate, alcuni manifestanti, durante la notte fra lunedì e martedì, hanno tentato di creare un perimetro intorno a un’area poco lontana dalla Casa Bianca, dichiarando la zona Black House Autonomous Zone.
La polizia è intervenuta anche usando spray urticante e ha fermato i manifestanti che stavano piantando delle tende, intenzionati a passare lì la notte. Questo tentativo di occupazione non è piaciuto per niente a The Donald che ha già avvertito che Washington Dc non è Seattle e che niente di simile verrà tollerato, specialmente davanti casa sua.
«Ieri sera abbiamo fermato un attacco a un grande monumento di Andrew Jackson e Lafayette Park» ha detto Trump ai giornalisti mentre partiva per il comizio che ha tenuto a Phoenix, in Arizona, aggiungendo che «numerose persone» sono già state arrestate e altre lo saranno. Trump ha poi nuovamente twittato per informare di avere già «autorizzato» il governo federale ad «arrestare chiunque vandalizzi o manometta qualsiasi monumento, statua o altra proprietà federale negli Stati Uniti, e che le infrazioni verranno sanzionate con una pena fino a 10 anni di carcere.
L’attacco alla statua di Jackson è ciò che più ha indignato Trump. Il presidente Jackson, che due secoli fa guidò la deportazione sistematica dei nativi americani ad ovest del Mississippi, è un suo eroe personale; il tycoon ha collocato proprio dietro la scrivania nell’ufficio ovale, una piccola replica della statua di Jackson che si trova nel parco di Lafayette, un ritratto di Jackson è appeso accanto alla scrivania, e all’inizio della sua amministrazione mise una corona sulla tomba di Jackson, a Nashville.
Nonostante il presidente abbia dichiarato che sono già stati fatti «numerosi» arresti, secondo un portavoce del Dipartimento per gli Interni, questi sono stati due, e non è davvero chiaro cosa Trump o le forze dell’ordine potrebbero fare se il tentativo di occupazione dovesse ripetersi.
Purtroppo per Trump le manifestazioni di Black Lives Matter continuano in tutti gli Usa e la discriminazione è stata il tema politico più importante durante le primarie dello Stato di New York dove, ieri, a sfidare il 73enne bianco Eliot Engel, al Congresso dal 1989, è arrivato, da sinistra, l’afroamericano Jamaal Bowman, 44 anni, cresciuto nelle case popolari e diventato il preside fondatore di una scuola media del Bronx.
Bowman durante la campagna elettorale ha raccontato di essere stato arrestato ingiustamente a causa del colore della sua pelle e di essere un acceso sostenitore della riduzione dei budget della polizia, posizione sostenuta anche da Alexandria Ocasio-Cortez e da Bernie Sanders, che gli hanno dato il loro endorsement.
M. Cat.

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