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Conversazione sulla lunghezza delle giornate

I bambini ci parlano
GIUSEPPE CALICETIITALIA

Anche se siete in prima elementare, vi voglio fare una domanda difficile, una domanda da grandi. Anche se non sapete la risposta, vi chiedo di provare a trovare una risposta. La domanda è questa: perché, secondo voi, le giornate in inverno e in autunno sono più corte e invece in primavera e in estate si allungano sempre più? L’avete notata questa cosa qui?
«Sì, è vero. Io me ne sono accorto. Però non so come mai». «Anche io lo sapevo, ma non so perché». «In estate sono più lunghe perché…. Perché poi c’è più caldo. Forse è per questo. Invece in inverno c’è più freddo e allora, per fortuna, sono più corte». «Per me sono lunghe uguali, solo che viene prima la notte, il buio, la luna». «Forse il caldo allunga le giornate, allunga il tempo, le ore. Invece il freddo le restringe. Ma non sono sicuro che è così». «Per me le giornate, in inverno, sono più corte perché a Natale ci sono le luci da mettere sull’albero e se c’era giorno, se c’era la luce, dopo le luci non si vedevano bene». «Poi c’è anche la neve, delle volte». «Ma questo cosa c’entra?».
È una domanda difficile, ma siete bravi a provare a rispondere ugualmente. Continuate…
«Allora, per me, può essere che in estate tutte le cose sono lunghe, per esempio le ombre, anche le ombre, in estate, sono più lunghe…» «Perché c’è più sole!» «Forse se c’è più sole e più caldo si allungano, invece se c’è più freddo le ombre si accorciano come le giornate». «uò darsi che è una gentilezza di Dio per non farci… Per non farci infreddolire troppo in inverno...» «Io credo che le giornate, dipende…. Dipende se sono lunghe o corte dal tempo. Se piove diventano più corte. Invece con il sole sembrano più lunghe. Ma forse sono lunghe uguali». «Se piove viene buio prima». «In vacanza sono più lunghe». «Può darsi che se c’è più caldo il sole si consuma più in fretta, allora…. Allora….» «Il sole vuole esserci soprattutto in primavera e in estate perché c’è un cielo migliore, più azzurro». «In inverno puoi andare a mangiare fuori? In pizzeria? O sul terrazzo? No, non puoi». «Io credo che le giornate durano di più in estate perché in estate c’è più tempo. Allora possono essere più lunghe. Perché il tempo ha più spazio. Anche le persone hanno più tempo. Per questo le giornate sono un po’ più lunghe. Ma non molto di più, solo un po’ credo…» «No, in estate sono molto più lunghe, lunghissime. Viene il sole prima alla mattina. Quando io mi sveglio c’è già il sole!» «Ma quello è perché siamo a casa da scuola e allora, e allora…. Insomma, bisogna che ti svegli prima come in inverno e allora sì che è ancora buio!» «Per me in inverno il sole fa più fatica a splendere, invece in primavera e in estate il cielo è più libero e fa meno fatica a splendere e i suoi raggi vanno più lontano, sono più dritti, allora è per questo, allora può essere per questo che le giornate sono più lunghe…» «Perché? Non ho capito…» «Forse perché i raggi del sole che sono più lunghi, in estate. E così anche le giornate diventano più lunghe». «Per me i raggi del sole sono sempre uguali, è un altro motivo». «Poi in inverno e in autunno il sole c’è poche volte». «Cosa vuol dire?» «Quando non c’è il sole, allora? Perché quando non c’è il sole sono più corte?» « Per questo!» «No, non credo, per me non è per questo, non è per i raggi, altrimenti quando non c’è il sole? Come mai le giornate ci sono anche quando non c’è il sole? Quando in cielo non c’è il sole? E invece le giornate ci sono ugualmente, eh? Allora vuol dire che i raggi del sole e il sole non c’entrano niente con la lunghezza delle giornate!» «Tu maestro lo sai? Ce lo spieghi?»
No. Non lo so.
«Non ci credo. Se non lo sapevi non ci facevi la domanda, invece ce l’hai fatta. Perché? Perché ce l’hai fatta?» «Per me lo sai ma non vuoi dircelo, vero?».
Può darsi.
«Perché? È una cosa così difficile?» «Per me il maestro non vuole dircelo perché non è facile da capire per un bambino, se no ce lo diceva». «È uno scherzo, vero? Perché ci stai facendo uno scherzo?».
Allora, bambini, facciamo così: prima provate a fare questa domanda anche ai vostri genitori e ascoltate le loro risposte, poi a scuola ne parliamo e guardiamo di scoprire questo segreto. Ok?

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